Aveva cercato di impedire il
trasferimento dei Giganti di Mont'e Prama chiudendo il museo
per diversi giorni. Per questa ragione, il sindaco di Cabras
Andrea Abis era stato indagato con l'accusa di interruzione di
pubblico servizio. Ora, a distanza di 4 anni dalla denuncia, la
vicenda giudiziaria si è chiusa con l'archiviazione del
procedimento "per infondatezza della notizia di reato". Ne dà
conto lo stesso primo cittadino sulla sua pagina Facebook,
parlando di "una storia a liete fine".
"I fatti - racconta - risalgono a febbraio 2021, quando la
gestione dei Giganti di Mont'e Prama divenne oggetto di
contestazione tra la Soprintendenza Archeologica di Cagliari,
che aveva disposto il trasferimento delle statue dal Museo di
Cabras alla città capoluogo di Cagliari allo scopo di sottoporle
a restauro, e il comune di Cabras che, in assenza di
rassicurazioni da parte della Soprintendenza circa la successiva
restituzione, si opponeva al trasferimento insistendo affinché
il restauro avvenisse in loco".
Era il 9 febbraio 2021 e alla vigilia del trasferimento, "nel
momento di massima tensione, decisi di firmare una ordinanza di
chiusura temporanea del museo per motivi di ordine pubblico -
ricorda Abis -, per evitare possibili disordini derivanti
dall'esteso dissenso popolare che circondava il trasferimento
delle sculture. Il giorno successivo il trasferimento delle
sculture risultò impedito e la Soprintendenza procedette a
denunciarmi per interruzione di pubblico servizio".
"A distanza di quattro anni da quegli eventi, il Gip ha
disposto l'archiviazione del procedimento per infondatezza della
notizia di reato - precisa il primo cittadino - ritenendo la
condotta dell'indagato legittimo esercizio delle prerogative e
dei doveri di sindaco. Fu una battaglia dura, audace e
fortunata, ma soprattutto - chiarisce Abis - fu una battaglia
giusta".
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