/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Omicidio di 29 anni fa, fermato collaboratore di giustizia

Omicidio di 29 anni fa, fermato collaboratore di giustizia

Accusato anche del tentato omicidio di un ex pentito

NAPOLI, 06 febbraio 2025, 21:30

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un omicidio risalente a 29 anni fa e un tentato omicidio: con queste accuse si trova ora in carcere a Brescia il collaboratore di giustizia Vincenzo Sarno, fermato in provincia di Massa Carrara.
    All'uomo la Squadra Mobile di Napoli, con l'ausilio del Servizio Centrale di Protezione, ha notificato un fermo emesso dalla Dda partenopea, per omicidio aggravato dal metodo mafioso.
    Sarno, ex vertice - insieme ai fratelli - del clan omonimo, sarebbe stato mandante ed esecutore materiale dell'omicidio di Gerardo Tubelli, avvenuto a Cercola (Napoli) il 5 gennaio 1996.
    Le indagini hanno ricostruito la dinamica e le responsabilità, fornendo riscontri alle dichiarazioni rese da numerosi collaboratori di giustizia, tra le quali anche quelle autoaccusatorie rese dallo stesso Sarno.
    La vittima dell'omicidio, all'epoca dei fatti esponente del gruppo criminale attivo nel territorio del comune di Cercola, fu sorpreso nei pressi della sua abitazione da un commando di fuoco, a capo del quale vi sarebbe stato proprio Sarno, e ucciso con numerosi colpi d'arma da fuoco. Un omicidio da inquadrare nella contrapposizione che, a metà degli anni '90, venne a crearsi tra il clan egemone nel territorio di Ponticelli e il gruppo Maione/Tubelli - emanazione dell'Alleanza di Secondigliano nella gestione delle attività illecite a Cercola - proprio per il predominio criminale nel in questo comune vesuviano. La faida fece registrare, tra il 1994 e il 1997, numerosissimi fatti di sangue tra i quali, appunto, l'omicidio Tubelli.
    Allo stesso Sarno, poi, è stato notificato sempre oggi dalla Dia un secondo fermo della Dda di Brescia per tentato omicidio, detenzione e porto di armi alterate, reati contestati anche ad altri due indagati, destinatari dello stesso provvedimento.
    L'indagine che ha condotto all'adozione delle misure restrittive trae origine dall'incendio, a Brescia nel gennaio 2022, di un'auto utilizzata da un ex collaboratore di giustizia di origini campane. Quello che inizialmente era parso agli investigatori come un atto intimidatorio era in realtà un vero e proprio tentativo di eliminare l'ex collaboratore di giustizia da parte del gruppo criminale capeggiato dal pentito del clan di Sarno.
    Nella stessa operazione, la Dia di Brescia ha anche eseguito sei decreti di perquisizione, nei confronti di altrettanti indagati, per la ricerca di armi e stupefacenti.
    Nel corso delle indagini erano già stati effettuati altri tre arresti, tra i quali quello di un terzo (ex) collaboratore di giustizia colto negli attimi immediatamente successivi all'acquisto, sul mercato delle armi provento di furti in abitazione, di un fucile di precisione completo di ottica e munizioni, con l'intento di utilizzarlo per commettere un omicidio, che, se non sventato, avrebbe potuto innescare una faida. Le indagini hanno evidenziato contatti del clan Sarno con alcuni esponenti ritenuti vicino alla cosca 'ndranghetista Arena di Isola Capo Rizzuto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza