Il Castello delle Cerimonie, per
ora, non chiude. Banchetti nuziali e feste per battesimi e
comunioni, per i prossimi cinque mesi, sono salvi. Il famoso
ristorante di Sant'Antonio Abate, resterà infatti in attività
almeno fino all'inizio di giugno e, in particolare, fino alla
'pubblicazione della sentenza di merito' del Tar della Campania
chiamato a decidere sulla revoca della licenza disposta dal
Comune.
Lo ha deciso oggi il Consiglio di Stato (settima sezione) a
"salvaguardia della buone fede dei terzi estranei alla vicenda",
insomma soprattutto dei clienti che avevano già prenotato, nei
mesi passati o addirittura qualche anno fa, per poter
festeggiare nella struttura nota al grande pubblico anche per un
format televisivo di successo.
I giudici di Palazzo Spada hanno inoltre ravvisato anche la
necessità di dover dare un adeguato "preavviso ai lavoratori
impegnati nell'attività". Lavoratori che nei giorni scorsi hanno
rappresentato anche in Prefettura le loro preoccupazioni.
La vicenda va avanti da mesi, ovvero da quando con una
sentenza definitiva è stato affermato che la struttura (che
sorge su un'area di 44mila metri quadrati) era stata realizzata
a seguito di una lottizzazione non autorizzata. E così gli
immobili sono andati al Comune di Sant'Antonio Abate, che poi
ha ritirato le licenze. La società di gestione del ristorante,
nel frattempo, versa un canone di locazione all'ente locale. La
parola è quindi passata ai giudici del Tar Campania che avevano
concesso una proroga di un mese, fissando il giudizio di merito
al prossimo 5 giugno. Oggi il Consiglio di Stato ha sospeso il
provvedimento di revoca, cosnentendo al Castello delle Cerimonie
di proseguire l'attività fino alla sentenza del Tar.
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