Una donna cresciuta nell'attesa
della vendetta. È "Elettra" di Sofocle che il 9 maggio inaugura
il 60/o ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di
Siracusa. Interpretata da Sonia Bergamasco, per la prima volta a
Siracusa, e diretta da Roberto Andò. "Un personaggio che ci è
molto vicino - racconta il regista - che ha una sensibilità
indomabile, conosce la furia e agisce guidata dalle emozioni.
Antigone è guidata da una razionalità a tratti feroce e fredda,
al contrario Elettra, costretta a vivere nella casa del padre
Agamennone da schiava, lei che è stata una principessa della
stirpe degli Atridi, ha visto suo padre ucciso dalla madre
Clitennestra e dall'amante Egisto che adesso siede sul trono che
spetterebbe al fratello Oreste. Vive nell'odio, disprezza la
madre e il destino che l'ha costretta a obbedire agli assassini.
"Lasciate che io sia pazza - dice -. Io non smetterò mai i miei
canti di lutto, i miei cupi lamenti, finché vedrò le luminose
scie degli astri".
"Da Eschilo a Euripide - osserva Andò - il teatro greco
attraversa i conflitti interni alla famiglia, ma qui invece c'è
solo Elettra, sostenuta dalla forza della sofferenza, è sola e
gli altri personaggi sono al suo servizio. Antigone combatte
Creonte e le istituzioni, Elettra combatte se stessa, il
conflitto è tutto interno al suo animo, tutta la tragedia si
concentra nell'attesa di una vendetta che tarda a giungere.
Elettra non sa che il fratello Oreste è ancora vivo e quando
finalmente torna, uccide la madre e l'amante Egisto. La vendetta
è compiuta ma il dolore rimane, inchioda Elettra ai ricordi
della faida tribale e della malvagità della madre che aveva
istituito una festa per celebrare l'assassinio di Agamennone".
Lo scenografo Gianni Carluccio ha immaginato uno spazio che
descriva la solitudine estrema di Elettra ai piedi del grande
palazzo che è luogo di morte. I costumi di Daniela Cernigliaro
evidenziano l'ambientazione anacronistica, senza tempo, voluta
da Roberto Andò: "Non dimentichiamo - aggiunge il regista - che
quella del mondo antico è l'invenzione di una tradizione,
nessuno può sapere come i greci mettevano in scena le loro
tragedie. Tutto è stato inventato".
Le musiche sono state affidate a Giovanni Sollima e Sonia
Bergamasco suonerà il pianoforte, perché "la musica è stato
negli anni l'unico conforto di Elettra". Affiancano l'attrice,
Roberto Latini, Danilo Nigrelli, Silvia Ajelli nel ruolo di
Crisotemi, Anna Bonaiuto in quello di Clitennestra, Roberto
Trifirò, Rosario Tedesco e Simonetta Cartia.
Roberto Andò è reduce dal grande successo dei film "La
Stranezza" e "L'Abbaglio", una doppia riflessione sulla
letteratura e il destino del Sud d'Italia. Fu un abbaglio
l'unificazione italiana che nasce storta. "È un abbaglio quello
di Servillo che pensa che i due improbabili garibaldini si siano
redenti e invece li ritrova in una bisca, una metafora di come
la Spedizione dei Mille fu una rivoluzione che si realizzò anche
attraverso patti con le forze oscure del territorio. Ma adesso -
chiosa il regista - voglio pensare solo ad Elettra, poi mi
dedicherò alle presentazioni del mio ultimo libro, "Il
coccodrillo di Palermo" e l'estate è il tempo della creatività,
dove i progetti prendono forma. Ma l'immaginazione va governata,
non deve mai essere una fase di anarchia".
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