Paul Simon non ha perso la speranza di tornare ad esibirsi dal vivo.
Lo ha detto lo stesso cantautore americano, 81 anni, durante un'intervista alla Cbs.
Simon resta quindi ottimista nonostante la quasi totale perdita
dell'udito dall'orecchio sinistro che ha compromesso la sua
capacità di stare su un palcoscenico con altri musicisti.
"Voglio davvero suonare dal vivo 'Seven Psalms' - ha spiegato -.
Non ho perso la speranza, ma sono preparato ad accettarlo se non
potrò farlo".
Nativo di Newark, in New Jersey, ma cresciuto in Queens a New
York, e ora trapiantato in Texas, l'artista ha cominciato a
perdere l'udito circa due anni e mezzo fa.
Vincitore di 16 premi Grammy, gli Oscar della musica, Simon
ha spiegato che la capacità di udire dall'orecchio sinistro è
circa dell'8%. "Mi fa arrabbiare - ha commentato - riesco ancora
a sentire al punto da riuscire a suonare la chitarra e a
scrivere, ma non abbastanza da poter suonare con cinque o sei
musicisti. Forse deve andare così, forse c'è una lezione da
imparare da tutto ciò?".
'Seven Psalms', uscito lo scorso maggio, è il suo 15/o album
in studio da solista, mentre ne ha all'attivo altri cinque con
Art Garfunkel come parte del duo 'Simon & Garfunkel'. Da alcuni
è stato visto come la lotta dello stesso cantante contro la
mortalità. "Non lo è - ha sottolineato -. Certo, ho 81 anni,
certo ci penso, ma ciò non vuol dire che sono sotto quella
pressione (la morte, ndr)". Sposato dal 1992 con la cantante
folk Edie Brickell, conversando con il giornalista Anthony Mason
della Cbs, Simon ha rivelato anche che non riesce a smettere di
creare. "Di recente ho iniziato di nuovo a scrivere - ha detto
-. Ho scritto due canzoni. Finchè riesco a scrivere e a cantare,
continuerò a fare dischi anche se solo per me stesso".
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