E' la sua prima volta sul podio
del Teatro Lirico e il suo debutto in Sardegna. Valentina
Peleggi, apprezzata direttrice d'orchestra di origini
fiorentine, è attesa a Cagliari per guidare - venerdì 3 e sabato
4 - l'orchestra nel quinto appuntamento con la stagione
concertistica 2023.
Un programma che attraversa un arco di trent'anni anni e
accosta due colonne della letteratura musicale, l'ouverture de
Il flauto magico di Mozart, ispirata proprio a una sonata per
pianoforte di Clementi, e la magnifica Settima Sinfonia di
Beethoven con un'altra chicca, meno conosciuta al grande
pubblico, la Seconda Sinfonia in Re maggiore di Muzio Clementi,
tra i più grandi e prolifici compositori italiani.
Direttrice musicale della Richmond Symphony Orchestra in
Virginia, negli Stati Uniti, un curriculum importante, studi a
Londra dove si è diplomata, divide la sua attività tra lirica e
concerti nei teatri soprattutto all'estero. "La Sinfonia che
sarà eseguita ha in sé i toni e il pathos del preromanticismo e
la leggerezza e il tocco elegante di Mozart", sottolinea
Valentina Peleggi, che ha in agenda numerosi appuntamenti.
Dopo Il Barbiere di Siviglia a maggio negli Usa, la attende
un importante debutto il 21 luglio a Chicago con la prestigiosa
Chicago Symphony Orchestra. "Una grande emozione, è un passo
prezioso per la mia storia professionale poter salire sul podio
alla guida di una tra le più importanti orchestre del mondo -
racconta all'ANSA Valentina Peleggi - eseguiremo un brano per
grande orchestra e coro dal titolo 'Across the line of dreams',
di una compositrice londinese contemporanea, Roxanna Panufnik.
Narra la storia di due donne, Harriet Tubman e Rani Lakshmi Bai.
E' un inno alla libertà - aggiuge. E' molto bello poter
viaggiare, conoscere, confrontarmi con diverse realtà, scoprire
ogni volta il diverso approccio delle orchestre dei vari paesi è
sempre uno stimolo. Con quella del Lirico di Cagliari,
professori d' orchestra sensibilissimi e raffinati, abbiamo
provato ieri per la prima volta e guidare un' orchestra
italiana, esprimersi nella propria lingua madre regala un
maggiore piacere".
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