Sono la cantautrice Annalisa, la
collezionista Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, l'editrice
Elisabetta Sgarbi e l'esperto di intelligenza artificiale Marco
Baroni i quattro ospiti d'eccezione che hanno scritto le nuove
Definizioni d'autore presenti all'interno dello Zingarelli 2026,
il vocabolario della lingua italiana edito da Zanichelli. Le
parole scelte sono corpo (Annalisa), collezione (Sandretto Re
Rebaudengo), editore (Sgarbi) e intelligenza (Baroni).
"Lo Zingarelli ha invitato alcuni esponenti di rilievo del
mondo della cultura, della scienza, dello sport e del costume
italiani a scrivere la definizione di una parola che potesse
essere rivelatrice della loro personalità e del loro lavoro"
spiega Elena Bacchilega, direttrice editoriale Zanichelli. "Il
risultato - sottolinea - sono le Definizioni d'autore: 140
piccole narrazioni o ricordi personali, punti di vista originali
sul significato di una parola, che accompagnano le schede
lessicografiche delle voci nel dizionario. Sono riflessioni che
arricchiscono il vocabolario di uno strumento in più per
comprendere e ragionare sulle parole. Chi lo consulta, a scuola
o per lavoro, può trovare un suggerimento inatteso, uno sguardo
laterale e nuovo, frutto di esperienza, studio, talento e
sensibilità fuori dal comune".
Un ponte tra parole e vissuto individuale, un viaggio
personale nel significato profondo di termini comuni, arricchito
dall'esperienza e dalla sensibilità di chi ha lasciato
un'impronta indelebile nel proprio campo è l'obiettivo delle
Definizioni d'autore presenti all'interno dello Zingarelli. Ed
ecco le definizioni: "Corpo. Corpo celeste. Corpo estraneo.
Corpo nero, elastico, rigido. Corpo animale, umano. Cambia la
materia, o la finalità, ed esiste una diversa declinazione di
corpo e della sua natura. Quello che non cambia è che per essere
definito venga osservato da fuori, dall'alto. E da qui il comune
sentire: il corpo guardato, analizzato, misurato, divorato.
Giudicato. Quasi sempre contrapposto all'anima, come vera
essenza dell'essere" scrive Annalisa.
"Ogni vera collezione inizia da una coppia, da un oggetto che
ne chiama un secondo, poi un terzo, un quarto. L'insieme cresce,
si amplia in un corpus di libri, in una famiglia di conchiglie,
in una raccolta di cose minuscole come un francobollo, un
gioiello o una scatolina d'argento, o maiuscole come un'opera
d'arte, un dipinto antico, una scultura contemporanea" afferma
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
"L'editore è un conflitto di tempi. Vive nel suo tempo: legge
i libri prima che i libri siano libri e attende anni, a volte
una vita, prima che uno scrittore che ama affermi il proprio
valore, mantenendo salda la certezza che, prima o poi, accadrà.
E, mentre vive nel suo tempo, vive nei tempi, nel presente
dell'industria e del commercio. Un editore non manifesta quasi
mai il suo spaesamento e il suo sconcerto: è bravo a camuffarlo,
col sorriso, per lo più. Un bravo editore riesce, con abilità,
anche a fare coincidere - ogni tanto o spesso - il desiderio e
la realtà, il suo tempo con i tempi: indovina, si affanna, cade
e si rialza. Resiste. Tiene fede al suo intuito e alle sue
certezze" dice Elisabetta Sgarbi.
"Intelligenza non significa saper risolvere ripetutamente gli
stessi problemi, magari anche molto complessi, ma capacità di
adattarsi rapidamente a situazioni nuove. Per quale motivo un
topolino che, in presenza di nuovi ostacoli, ritrova la via per
la tana ci sembra più intelligente di una calcolatrice che può
risolvere in millisecondi difficilissime equazioni? Forse perché
l'intelligenza non risiede nell'affrontare un solo tipo di
problema in maniera brillante. Consiste invece nell'arte di
arrangiarsi, di essere flessibili. Di ritrovare la nostra tana
anche se ci hanno costruito un grattacielo davanti" sostiene
Marco Baroni.
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