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In mostra Giacomo Boni, archeologo all'alba modernità

In mostra Giacomo Boni, archeologo all'alba modernità

Esposizione a Parco archeologico Colosseo (da 15/12 a 30/4)

ROMA, 14 dicembre 2021, 15:09

Redazione ANSA

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Le tenebre del passato "si addensano per chi presume di rischiararle con il proprio sapere, ma chi si accosta umilmente all'ignoto, cercando la verità, si avvezza alla penombra e intravede, distingue, tocca con mano".
    Lo scriveva Giacomo Boni (Venezia, 1859 - Roma, 1925), uno dei più importanti archeologi italiani tra XIX e XX secolo. E' stato un precursore nei metodi innovativi di scavo, a cominciare da quello stratigrafico e nelle nuove concezioni di restauro e di valorizzazione del patrimonio, diventando una figura di riferimento. A lui viene dedicata al Parco archeologico del Colosseo, Giacomo Boni. L'alba della modernità" (15 dicembre -30 aprile), una mostra diffusa, nei luoghi in cui l'archeologo operò principalmente: il Foro Romano (di cui diresse gli scavi dal 1898) e il Palatino (dove fu direttore degli scavi dal 1907).
    Tra le sue scoperte, realizzate anche grazie alle foto delle aree archeologiche che effettuava da una mongolfiera (presente nella Mostra) , ci sono il Tempio di Vesta, il complesso della fonte sacra di Giuturna e la chiesa medievale di Santa Maria Antiqua. "Giacomo Boni era un grande italiano, un precursore, non solo per i lavori straordinari fatti in questo parco ma perché ha intuito un secolo prima che la tutela del patrimonio e la sua valorizzazione dovessero stare unite, tutto quello che è scritto nell'articolo 9 della Costituzione, ciò che abbiamo tentato di fare in questi anni" spiega il ministro della cultura Dario Franceschini. L'esposizione, curata da Alfonsina Russo, Roberta Alteri, Andrea Paribeni con Patrizia Fortini, Alessio De Cristofaro e Anna De Santis, organizzazione e promozione di Electa, si articola in quattro sezioni: l'attività archeologica e il museo forense ("che abbiamo riaperto al pubblico dopo decenni di chiusura" spiega Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo) , nel Complesso di Santa Maria Nova; la vita di Boni, al Tempio di Romolo; la scoperta della chiesa e del ciclo pittorico bizantino, a Santa Maria Antiqua e nella rampa domizianea; il contesto culturale e artistico del primo Novecento, nelle Uccelliere farnesiane.
   

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