"Questo modello potrà affermarsi
nei prossimi anni come un circolo virtuoso che permetterà
all'Europa di costruire un'intelligenza artificiale che rimanga
saldamente ancorata ai principi fondamentali dell'umano". E' il
commento di Roberto Trotta, direttore del Laboratorio
interdisciplinare della SISSA e coordinatore del gruppo di
Teoria e Scienza dei Dati della stessa Sissa, all'annuncio dei
corposi investimenti in IA fatto dalla presidente della
Commissione europea.
"Con l'annuncio odierno di un massiccio investimento di 200
miliardi di euro, l'Europa apre una terza strada, alternativa
sia a quella americana che a quella perseguita dalla Cina, per
uno sviluppo dell'intelligenza artificiale che proceda di pari
passo con una maggiore attenzione sui suoi impatti sulla società
- ha spiegato il professore - Da anni l'Europa propone un
approccio al mondo digitale che mette al centro la privacy dei
cittadini, la sicurezza dei sistemi e un'attenzione agli effetti
a breve e lungo termine sul lavoro, l'educazione e la cultura,
per esempio attraverso il GDPR e l'EU AI Act". Questo nuovo
investimento mira "non solo a creare un'infrastruttura europea
di grandi centri di calcolo dedicati allo sviluppo e
all'allenamento di sistemi di intelligenza artificiale, nel
rispetto delle regole del copyright e in maniera trasparente; ma
anche di far partire nuove collaborazioni fra enti pubblici e
privati, fra il mondo accademico e quello industriale,
coinvolgendo anche la società civile, in modo da contribuire a
creare un ecosistema di intelligenza artificiale a servizio di
tutti, e non concentrato nelle mani di pochi".
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