Il tribunale di Torino ha assolto
con formula piena, "perché il fatto non sussiste", Alberto
Morano nel processo sui presunti abusi edilizi della discoteca
Cacao. Il notaio, candidato sindaco della Lega alle ultime
amministrative e capogruppo della lista Morano in Consiglio
comunale, era accusato di tentata concussione, corruzione e
truffa. Il giudice Francesca Christillin ha assolto anche gli
altri imputati. Per Morano, la procura aveva chiesto la condanna
a 6 anni. "Ho grande rispetto per la magistratura, ma per un
anno sono stato massacrato", commenta Morano. L'inchiesta,
coordinata dal pm Gianfranco Colace, prese il via da un esposto
dello stesso Morano su presunti abusi edilizi e irregolarità
nelle autorizzazioni per l'apertura del Cacao nei locali del
parco Valentino, di proprietà del Comune. Un atto, per gli
investigatori, non privo di interessi. Per l'accusa, il notaio
Morano, tramite D'Amico, Montalbano e Biondino, avrebbe chiesto
200 mila euro ai gestori della discoteca per ritirare l'esposto.
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