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Addio ad Angelo Longoni, una vita per raccontare storie

Addio ad Angelo Longoni, una vita per raccontare storie

Morto a Roma autore e regista di Uomini senza donne e Maldamore

ROMA, 19 aprile 2025, 18:16

di Daniela Giammusso

ANSACheck
Angelo Longoni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Angelo Longoni - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il mondo è pieno di gente in salute che muore prima di un malato al quale non si darebbe più nessuna chance di sopravvivenza. Quanto possa durare la vita di ognuno dipende da uno schioccare di vita, da una distrazione in autostrada, da un piede messo in fallo, da una giornata piovosa, da un treno perso, da una coronaria costruita ed altri casi fortuiti. Non è sempre la gravità di una malattia a uccidere, ma il destino". Così scriveva Angelo Longoni in Destino, suo ultimo romanzo, che uscirà postumo per Giunti Editore il 15 maggio prossimo.

Il regista e scrittore di tanti successi tra teatro, cinema e tv, come Uomini senza donne e Naja, è spirato questa mattina a Roma, dopo una lunga malattia. A darne notizia all'ANSA è la moglie, l'attrice Eleonora Ivone. I funerali si terranno mercoledì 23 aprile alle 12 alla Chiesa di Santa Maria i Trastevere a Roma.

Classe 1956, milanese ma romano d'adozione, 68 anni, padre di tre figlie - Margherita, Stella e Beatrice - Longoni era cresciuto alla Paolo Grassi e aveva fondato il Cendic, il Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea. Dopo alcune prove d'attore, a partire dagli anni Ottanta in teatro ha dato nuova luce alla drammaturgia contemporanea, portando in scena storie sempre strettamente legate a una riflessione sul presente, spesso in commedia, fossero i nuovi 'Maschi', la lotta di classe, l'imperfezione cui si sentono costrette le Madri, le nuove relazioni di coppia o il senso dell'onestà, tra titoli come Ostaggi, Testimoni, Il muro, Vita, Ospiti, Xanax, Modigliani, Facciamo Fiesta.

Tra i creatori, al tempo, della coppia d'oro Gianmarco Tognazzi- Alessandro Gassmann che fecero furore in 'Uomini senza donne', come pochi ha saputo 'tradurre' le proprie storie dalla pagina di un libro al set e il palcoscenico, e viceversa, dirigendo tanto anche per il piccolo e grande schermo dove ha firmato anche la miniserie su Caravaggio con Alessio Boni, il ritratto di Tiberio Mitri - Il campione e la Miss con Luca Argentero o Maldamore con Luca Zingaretti.

Rigoroso, con una scrittura mai ridondante, essenziale, ma sempre diretta ed efficace, Longoni ha lavorato fino all'ultimo, stroncato, racconta la moglie Eleonora Ivone all'ANSA, "da un tumore rarissimo, il mesotelioma pleurico", causato dall'esposizione all'amianto.

A marzo era in tournée il suo 'Chi è io' con Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi e dal 14 al 19 maggio tornerà al Parioli Costanzo di Roma il suo 'Noi Giuda' con Massimo Ghini, "che è un po' il suo testamento", prosegue l'attrice.

Uscirà invece postumo per Giunti il suo ultimo romanzo, Destino, "un thriller che racconta come il destino faccia incrociare persone, casualmente, in situazioni totalmente avulse l'una dall'altra e fa sì che anche chi è predestinato a morire riceva in realtà un dono che non si aspettava. Ne avevamo già tratto una sceneggiatura - anticipa l'attrice - che sarà la mia opera seconda da regista". 
   

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