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Suicida video hard:indagine istigazione

Suicida video hard:indagine istigazione

Voleva rimozione video e nuovo nome. Famiglia, stop clamore

NAPOLI, 14 settembre 2016, 18:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Procura di Napoli nord acquisirà gli atti della causa civile intentata da Tiziana, la 31enne suicida dopo la diffusione nel web, a sua insaputa, di suoi video hard. Il procuratore Francesco Greco e il sostituto Rossana Esposito hanno aperto un fascicolo per il reato di istigazione al suicidio. Si potrebbero configurare altri reati che vanno dalla violazione della privacy allo stalking.
    Si apprende, inoltre, che sostanzialmente si equivalgono le somme che avrebbe dovuto dare e ricevere a titolo di esborsi e spese legali per il procedimento di urgenza con cui la 31enne suicida aveva sollecitato il giudice a ordinare la rimozione di video e commenti da siti, motori di ricerca e giornali online.
    La ragazza aveva ottenuto il nulla osta del Tribunale per il cambio del nome e negli uffici del Comune di Mugnano si stava provvedendo per il cambio. É quanto fa sapere Luigi Sarnataro, sindaco del centro dove risiede la famiglia. ''A nome della famiglia chiedo che non ci sia più clamore per la vicenda''.
   

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