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Inchiesta Gintoneria, Riesame conferma sequestro da 900mila euro

Inchiesta Gintoneria, Riesame conferma sequestro da 900mila euro

I giudici di Milano respingono il ricorso di Davide Lacerenza

MILANO, 28 aprile 2025, 20:42

Redazione ANSA

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Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di Davide Lacerenza contro il sequestro da circa 900mila euro disposto dalla pm Francesca Crupi, nelle indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf e convalidato con ordinanza dalla gip Alessandra Di Fazio.
    Lacerenza è ai domiciliari dal 4 marzo scorso, come Stefania Nobile, la figlia di Wanna Marchi, nell'inchiesta milanese sulla Gintoneria e sul privé La Malmaison con al centro un giro di prostituzione e cocaina.
    In realtà, rispetto a quel presunto profitto di autoriciclaggio, gli investigatori hanno rintracciato finora circa 80mila euro, di cui 33mila trovati su un conto in Lituania e tutti riconducibili a Lacerenza. Un ricorso analogo presentato da Nobile è stato dichiarato "inammissibile" nelle scorse settimane. Il sequestro a carico di Lacerenza è stato confermato col dispositivo che ha rigettato il ricorso.
    Nobile non è accusata nell'indagine di spaccio di cocaina, reato contestato solo a Lacerenza, ma è indagata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione perché, come emerso nell'inchiesta, sarebbe stata consapevole, in quanto amministratrice della contabilità del locale, degli incassi illeciti ottenuti attraverso quelle ragazze che andavano anche a casa dei clienti "speciali". Uno ha versato, come messo a verbale, fino ad un milione di euro in tre anni.
    Nobile è stata interrogato dalla pm il 17 aprile scorso su sua richiesta, assistita dall'avvocato Liborio Cataliotti.
   
   

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