Ha risposto per circa un'ora alle
domande del Gip Giampaolo Casula,il responsabile del servizio
mensa, cucine e logistica della Caritas di Cagliari, Andrea
Nicolotti, sottoposto all'obbligo di dimora assieme a Giampiero
Cesarini e la moglie Rosa Contiello nell'ambito dello scandalo
sui vestiti usati, recuperati per la Caritas diocesana e da
donare ai bisognosi che poi invece venivano venduti nei
mercatini italiani ed esteri. "Il mio assistito respinge ogni
accusa - ha detto l'avvocato Marco Scano - ha risposto a varie
domande su cui manteniamo la massima riservatezza". Nicolotti
avrebbe fornito al Gip la sua versione dei fatti, rispondendo ai
vari quesiti, tra questi probabilmente anche quelli relativi a
chi era informato della convenzione stipulata.
I due coniugi di origini campane, che avevano la convenzione
con la Caritas per la raccolta di vestiti usati, invece, sono
invece rimasti in silenzio avvalendosi della facoltà di non
rispondere.
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