Una giornata per ricordare le vittime
della Shoah e la storia dei rifugiati in Puglia. Questo
l'obiettivo dell'iniziativa, promossa dalla Prefettura di Bari,
'Giorno della memoria 2025-Rifugiati in Puglia tra guerra e
liberazione 1943-1947', che ha visto la collaborazione
dell'Ufficio scolastico regionale e dell'Istituto pugliese per
la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea
(Ipsaic). All'iniziativa, aperta dai saluti del prefetto
Francesco Russo, hanno partecipato alcuni studenti
dell'università Aldo Moro e del liceo artistico 'De
Nittis-Pascali', ai quali è stato sottolineato come "non si può
non sapere, la conoscenza è momento di crescita e serve a
comprendere quanto accaduto perché non si ripeta".
Nel corso della giornata sono state consegnate otto medaglie
d'onore alla memoria, concesse con decreto del presidente della
Repubblica ai familiari dei cittadini deportati e internati nei
lager tra il 1943 e il 1945. Si tratta di Domenico Ciliberti,
Domenico Leonetti, Giuseppe Marcone, Salvatore Mariano, Carlo
Albergo, Salvatore Panzarino, Francesco Strippoli e Nicola
Labellarte. Tutti ventenni o poco più al momento della loro
deportazione nei lager.
La giornata è poi proseguita dopo la proiezione di un video
realizzato dall'Ipsaic sui centri di accoglienza dei profughi in
Puglia, momento nel quale gli studenti hanno raccontato le
proprie esperienze vissute in occasione dei viaggi con il 'Treno
della memoria'. Gli studenti del liceo hanno inoltre descritto
un progetto per la realizzazione di un museo della Shoah nelle
vicinanze di Punta Perotti, a Bari. Dopo la lettura del diario
di Dawid Rubinowic, bambino ebreo di 12 anni vittima
dell'Olocausto, la giornata si è conclusa con la proiezione di
un video con le foto del libro 'Rifiugiati in terra di Bari e
Salento 1943-47'.
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