Un cofanetto blu che contiene
quanto di più prezioso una figlia, orfana di padre per mano del
nazifascismo, possa avere tra le mani: una medaglia in memoria
di quel papà che ha provato, sulla sua pelle, l'odio e la
brutalità. Maria Pellegrini è una dei 31 familiari a cui oggi,
in occasione del Giorno della memoria, anche a Barletta sono
state consegnate le medaglie d'onore conferite dal presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella. La cerimonia si è svolta in
un istituto scolastico della città pugliese perché "la scuola è
il luogo privilegiato in cui educare i giovani alla fraternità e
per far capire che l'odio è un sentimento che non bisogna mai
nutrire", ha spiegato la prefetta della Bat, Silvana D'Agostino.
I parenti che hanno ricevuto le medaglie sono arrivati con
ricordi dei loro congiunti mai tornati: chi con una foto del
papà mai pienamente vissuto, chi con una lettera intrisa di
amore. "Mio padre era giovanissimo - ha ricordato fra le lacrime
Maria Pellegrini, figlia di Domenico - aveva 19 anni quando fu
preso e portato in Germania. Lavorò tantissimo soffrendo la fame
e questa medaglia oggi mi commuove perché mi ricorda lui e tutto
il dolore che ha provato". "Io sono la figlia di Francesco Di
Salvo, fu deportato nel 1943 e visse una prigionia fatta di
freddo, fame e lavoro intenso" ha raccontato Rosa evidenziando
che suo padre "è tornato profondamente cambiato da
quell'esperienza".
"Come adulti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo della
scuola - ha concluso la prefetta - abbiamo il dovere di aprire
il cuore a tutti sempre, nella logica della fraternità, della
solidarietà e della pace soprattutto perché purtroppo viviamo un
momento storico difficile e quindi dobbiamo lavorare tanto per
la pace".
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