Le testimonianze di Enrico Calamai, diplomatico italiano considerato lo 'Schindler di Buenos Aires' e di Vera Vigevani Jarach, italo-argentina di origini ebraiche, madre di una 18enne desaparecida nel 1976, si sono intrecciate nell'aula del Consiglio regionale delle Marche nella seduta aperta dedicata alla Giornata della Memoria sul tema "Shoah e desaparecidos". Calamai è riuscito a mettere in salvo moltissimi perseguitati del regime militare argentino. La Vigevani Jarach, invece, è una delle famose madri di Plaza de Mayo, già giornalista dell'ANSA, che ha vissuto il dramma del nonno deportato e morto ad Auschwitz e della figlia Franca, "anche lei portata in un campo di concentramento e poi scomparsa su uno degli 'aerei della morte'". "Il passato è stato tremendo - ha detto Calamai - ma dobbiamo parlare del presente. Oggi nel mondo ci sono situazioni che ricordano l'ascesa dei regimi nazifascista". Per Vera Vigevani Jarach, occorre "attivare la solidarietà e rompere i muri del silenzio".
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