"Siamo ottimisti per il fatto che il cessate il fuoco sia avvenuto e vogliamo che continui, perché significa che non ci saranno più morti né feriti. Speriamo sia il primo passo verso una soluzione politica definitiva, basata sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e su quella della PAM, per una soluzione a due stati", ha dichiarato all'ANSA. Qasem ha ribadito che la Palestina deve ottenere il riconoscimento come stato indipendente con Gerusalemme Est come capitale, mentre Israele deve essere riconosciuto come stato sovrano all'interno di confini definiti. "Vogliamo due stati, la fine delle ostilità e la possibilità di vivere in pace, senza più combattimenti. Questo è il nostro obiettivo e dobbiamo lavorare per raggiungerlo", ha aggiunto. Secondo Qasem, incontri internazionali come quello della PAM sono fondamentali per sostenere il processo di pace e inviare un chiaro messaggio alla comunità globale, in particolare ai Paesi mediterranei e del Golfo. "Come parlamentari, dobbiamo lavorare con determinazione per fermare la violenza e realizzare la soluzione dei due stati. Palestina e Israele devono vivere da vicini, garantendo sicurezza, stabilità e pace per tutta la regione", ha affermato. Il leader palestinese ha inoltre sottolineato la necessità di fermare ogni forma di aggressione nei territori palestinesi occupati, denunciando la continua espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania. "Vogliamo fermare le violenze in tutta la Palestina, compresa la Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza. Gli insediamenti e le incursioni in città palestinesi come Jenin e Ramallah devono cessare", ha dichiarato. Qasem ha riconosciuto che la guerra ha cambiato profondamente la situazione politica e ha rivelato che Hamas ha continuato ad avere contatti con l'Anp. "Siamo in dialogo con Hamas e continuiamo a chiedere a Hamas di far parte del movimento di liberazione palestinese, assumendo un ruolo politico e ponendo fine a ogni azione militare in questo momento", ha concluso.
(ANSAmed).
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