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ANSAcom - In collaborazione con Carni sostenibili
"Siamo umani perché milioni di anni fa abbiamo iniziato a mangiare carne". Così il veterinario e divulgatore scientifico spagnolo Juan Pascual, autore del volume 'Perché essere onnivori' (Edizioni Lswr, 2024), spiega l'importanza di una dieta che includa alimenti di origine animale nel corso dell'evento 'Mangiare secondo natura: la scienza conferma che siamo onnivori'. "La natura onnivora degli esseri umani arriva dall'evoluzione: 2,6 milioni di anni fa Homo erectus ha cominciato a mangiare carne, e nel corso del nostro sviluppo questo ha permesso di investire meno energia su sistema digestivo e più energia su cervello".
Secondo uno studio condotto dall'ente non profit Faunalytics negli Stati Uniti su oltre 11mila persone, tra coloro che adottano lo stile di vita vegetariano e vegano ben l'84% lo abbandona per vari motivi come difficoltà di attuazione della dieta o, più frequentemente, deterioramento della salute. In Italia, secondo gli ultimi dati Eurispes, il 90,5% della popolazione è onnivoro. "Quando si parla di sana nutrizione bisogna rifuggire da soluzioni arbitrarie basate sul convenzionalismo, ideologie, pregiudizi e falsi miti che non hanno alcuna base se non le emozioni e le credenze di coloro che le promuovono", afferma Pascual. "Deve essere la scienza, e non le convinzioni di alcune organizzazioni, a definire ciò che determina o meno il benessere".
Rinunciare agli alimenti di origine animale, continua, è un errore. "Il nostro intestino non è preparato a metabolizzare ferro, zinco, alcune proteine, calcio, vitamina B12 senza trovarli in carne, uova o latte. Un bambino di 2 anni trae tutto il ferro necessario da 6 grammi di fegato. Per la stessa quantità", conclude, "occorrerebbero 400 grammi di spinaci".
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