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ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Veronesi
Un piano triennale per la prevenzione e promozione della salute nelle scuole, volto a educare i giovani su corretti stili di vita, prevenzione delle malattie e consapevolezza scientifica a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado (3-18 anni). È l’obiettivo del Ddl sull’Educazione alla salute nelle scuole, a prima firma del senatore Roberto Marti, presidente Commissione cultura e istruzione, presentato oggi nella Sala Caduti di Nassiriya del Senato insieme a Fondazione Umberto Veronesi Ets, alla presenza del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e con un contributo video del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il Ddl propone la trattazione di argomenti specifici per ogni fase del percorso scolastico, su temi quali alimentazione, attività fisica, igiene, prevenzione delle dipendenze e consapevolezza ambientale, con materiali didattici adeguati, attività pratiche e formazione dei docenti. Tre gli obiettivi del Piano: diffondere una cultura della prevenzione, favorire l’adozione di stili di vita corretti per sé e per la collettività e diffondere una cultura scientifica solida e consapevole, contrastando la disinformazione e promuovendo un approccio scientifico e critico tra i giovani. Prevista poi l’istituzione della Giornata nazionale dell’Educazione alla salute e ai corretti stili di vita, in memoria di Umberto Veronesi nel centenario della sua nascita. Un insieme di propositi che tuttavia, spiega Marti, “non possiamo dare per scontato: serve un impegno congiunto delle istituzioni, il sostegno della comunità scientifica e l’applicazione delle innovazioni tecnologiche. È un percorso che intendiamo sostenere con determinazione e senso di responsabilità, per giungere ad un risultato concreto a livello legislativo". Oggi, afferma Gemmato, “Il Ssn è dedicato per il 90% alla cura e per il 10% alla prevenzione. Riequilibrare questa sproporzione, anche con questa legge che ci impegneremo a far passare entro la legislatura, consentirebbe di evitare l’enorme impatto delle malattie croniche non trasmissibili”. La tappa odierna per Valditara risponde ai limiti dell’impostazione passata, “viziata dal mancato coordinamento tra le aree di intervento. La scuola è il cardine di una nuova consapevolezza, e questo percorso supera lo steccato della teoria per farsi concretezza e prassi quotidiana”.
ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Veronesi
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