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Alimentazione, sport e scuola cardini per educazione alla salute
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In collaborazione con Fondazione Veronesi
In Senato presentato il ddl dedicato con atleti e influencer
Il videomessaggio di Chiara Maci, consulente food and beverage - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Veronesi
Alimentazione, sport e istruzione come elementi cardine per la costruzione di una cultura della prevenzione e di educazione alla salute. Questo il focus delle testimonianze di Chiara Maci, consulente food and beverage, Maria Federica De Gasperis, maestra di scuola primaria e influencer, e Achille Polonara, giocatore Virtus Segafredo Bologna e della nazionale di pallacanestro, in occasione della presentazione al Senato del ddl sull'Educazione alla salute nelle scuole. A prima firma del senatore Roberto Marti, presidente Commissione cultura e istruzione, la proposta prevede anche l'istituzione di una Giornata nazionale dell'Educazione alla salute in memoria di Umberto Veronesi.
"Credo sia fondamentale insegnare ai bambini, fin dai primi anni di vita, l'importanza di un corretto stile di vita che comprenda la giusta alimentazione in abbinamento al movimento in modo che possano crescere adulti consapevoli di scegliere la salute", spiega Maci, blogger e conduttrice televisiva, madre dei piccoli Bianca e Lorenzo. "La cultura in questo è fondamentale affinché non si lascino trasportare da mode o da abitudini errate, e la cultura si fa a casa e a scuola. I nostri figli passano dalle 5 alle 8 ore al giorno a scuola ed è indispensabile che anche in quel luogo, a loro amico, venga loro insegnata la salute attraverso il cibo e le corrette abitudini".
"Occorre divulgare iniziative e progetti di prevenzione attraverso i piani formativi, ma anche con canali più ampi come i social", sottolinea De Gasperis, online @maestrafede_, che ricorda come "le famiglie, che spesso non hanno i mezzi, rispondono positivamente alle iniziative gratuite di cui vengono a conoscenza, come le visite endocrinologiche, oculistiche o cardiologiche".
"A 32 anni mi è stato diagnosticato un tumore al testicolo, ma grazie alla ricerca sono qui per testimoniare la mia esperienza sperando che il messaggio arrivi a più persone possibili", afferma Polonara, sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione di una neoplasia testicolare nel 2023 e tornato sul campo in meno di due mesi. "La scienza ci insegna quanto sia fondamentale preservare la salute dalla prima infanzia. Per questo ho accolto con entusiasmo l'iniziativa del Senatore Marti e della Fondazione".
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