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Giubileo, la 'Luce di speranza' nelle carceri del Triveneto

Giubileo, la 'Luce di speranza' nelle carceri del Triveneto

Portata oggi a Santa Maria Maggiore di Venezia

VENEZIA, 29 gennaio 2025, 15:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Presso la Casa Circondariale maschile "Santa Maria Maggiore" di Venezia si è svolta oggi, in occasione del Giubileo, una presentazione e un momento di preghiera dei cappellani e di alcuni religiosi e volontari delle strutture detentive e penitenziarie del Triveneto in cui è stata accolta la lampada in cui arde la "Luce di Speranza", accesa a Roma, segno di questo anno particolare.
    La luce di questa lampada sarà poi portata in ogni struttura carceraria del Triveneto. La celebrazione è stata presieduta da mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e delegato dei Vescovi del Triveneto per la Pastorale dei Detenuti. Ha concelebrato alla liturgia il cappellano del carcere maschile di Venezia don Massimo Cadamuro.
    Il direttore della struttura detentiva, Enrico Farina, ha voluto introdurre questo gesto della lampada giubilare dicendo che "così come la luce santa accesa oggi a Santa Maria Maggiore verrà portata come segno di speranza in tutte le carceri del Triveneto, anche l'impegno quotidiano di volontari, educatori e polizia penitenziaria continua ad ampliare le opportunità di reinserimento per i detenuti ristretti a Santa Maria Maggiore, ma anche di tutto il triveneto".
   

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