"Ciao sono Piergiorgio, ti volevo ringraziare per tutto quello che stai facendo per noi. Sono sicuro che adesso mia mamma è felice". "Ciao Papa, hai visto il mio disegno? ti piace? ti ho sbagliato: ho fatto il naso più su e non ti ho fatto gli occhiali. Non importa, vero?".
Sono alcuni dei messaggi audio che stanno arrivando al Papa dai piccoli di tutto il mondo. In particolare questi due messaggi, che verranno inviati a Francesco, arrivano da piccoli che hanno perso i loro genitori e che adesso stanno comunicando tutta la loro vicinanza al Pontefice malato con disegni e messaggi. A far convogliare questo diluvio di affetto a Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, è il Pontificio Consiglio per i bambini.
Piergiorgio e Luigi, il bambino del secondo messaggio, sono due dei piccoli del progetto "L'arte che accarezza", curato dalle associazioni Fraternamente e Mammalucco e che coinvolge i bambini di Taurianova (Reggio Calabria) che hanno perso uno o entrambi i genitori.
Nei tanti disegni dei bambini, oltre al Papa, ci sono i cuori, il sole, il mondo. "Ce la farai", "Ti voglio bene", "I love Papa", le didascalie di queste piccole opere d'arte. Nelle letterine sono in diversi che lo chiamano "nonno".
Messaggi arrivano anche dai piccoli da Vilnius o dal Brasile, dal Perù da quelli sostenuti in tutta Italia dalla cooperativa Auxilium. Ci sono poi i tanti bambini ricoverati.
"Non c'è da sorprendersi della risposta dei bambini - commenta padre Enzo Fortunato, Presidente del Pontificio Consiglio che si occupa proprio dell'infanzia -, che sono riusciti a inviare messaggi toccanti. Le loro parole e i loro disegni rappresentano una carezza che Papa Francesco ha sicuramente accolto con gratitudine. Questi gesti di affetto, pur nella loro semplicità, sono un segno di speranza. In un momento in cui la Chiesa è sotto il peso di veleni, fake news, i bambini ci stanno lanciando un messaggio chiaro: bisogna ripartire da loro, da quella purezza e semplicità che spesso il mondo adulto tende a dimenticare", conclude padre Fortunato.
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