L'ambasciatore Ronald S. Lauder, presidente del World Jewish Congress (Congresso Ebraico Mondiale), e la sig.ra Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), hanno incontrato questa mattina il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi.
"L'ambasciatore Lauder e la signora Di Segni - si legge in una nota del Wjc - hanno discusso con il primo ministro della fondamentale necessità di combattere l'antisemitismo, soprattutto sullo sfondo di un'ondata senza precedenti negli Stati Uniti e in Europa, e con particolare attenzione ai gruppi politici di sinistra che boicottano Israele, promuovono le distorsioni pro-palestinesi della realtà e negano il diritto di Israele di esistere e difendersi".
La discussione si è anche concentrata sulla necessità di adottare la definizione di antisemitismo dell'International Holocaust Remembrance Alliance, i cambiamenti nei reati penali in Italia legati ai crimini di odio, la legittimazione del fascismo e la radicalizzazione dell'estrema destra.
L'ambasciatore Lauder ha inoltre sottolineato la necessità per l'Italia - nell'ambito del suo piano di ripresa economica - di investire nel turismo con itinerari speciali del patrimonio ebraico italiano, tra cui il Ghetto e le sinagoghe di Venezia e altri importanti siti ebraici. L'Italia è il primo Paese in Europa che l'ambasciatore Lauder ha visitato a seguito delle prolungate restrizioni ai viaggi causate dalla pandemia di Covid-19.
Lauder e la signora Di Segni sono stati accompagnati all'incontro dal consigliere diplomatico del presidente del Consiglio, ambasciatore Luigi Mattioli, e dal vice presidente Esecutivo del Wjc Maram Stern.
"L'incontro è avvenuto in una data storicamente significativa; il 4 giugno 1944 la città di Roma fu liberata dall'occupazione nazifascista da parte delle forze alleate guidate dall'esercito americano", sottolinea ancora il Wjc.
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