I giudici della Corte d'appello di Torino hanno assolto tutti gli imputati del processo per un presunto giro di corruzione a Cervinia. La sentenza è stata letta poco dopo mezzogiorno.
L'accusa aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado a sette anni di reclusione ciascuno per Loreno Vuillermin, Renza Dondeynaz e per il figlio Ivan Vuillermin - imputati in qualità di soci dell'impresa Edilvu di Challand-Saint-Victor - e della pena di sei anni di reclusione inflitta in abbreviato a Fabio Chiavazza, ex capo dell'ufficio tecnico di Valtournenche.
Inoltre aveva chiesto la conferma delle altre condanne inflitte in abbreviato dal gup di Aosta - otto mesi ciascuno con la sospensione condizionale per l'ingegnere aostano Corrado Trasino e Adriano Passalenti e quattro mesi (pena sospesa) ciascuno per Rosario Andrea Benincasa di Caravacio e Stefano Rossi - e di condannare tutti gli imputati che erano stati assolti "perché il fatto non sussiste": Federico Maquignaz, Cristina Maria Camaschella, Nicolò Bertini, Giuseppe Zinghinì, Ezio Alliod, Marco Zavattaro, Giovanni Enrico Vigna, Ivan Voyat, Luca Frutaz e Stefano Trussardi.
Le accuse andavano - a vario titolo - dalla concussione alla corruzione, dall'abuso d'ufficio alla turbativa d'asta, dal falso ideologico all'abuso edilizio, sino ai reati tributari.
Secondo quello che era il quadro accusatorio, Chiavazza, tramite gare truccate e massimi ribassi, aveva favorito ''ditte amiche'' in cambio di alcune mazzette: accuse che ha sempre respinto, così come gli altri imputati.
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