"Prevale l'idea che ad aumentare in maniera significativa siano soprattutto gli stati di depressione e ansia, i disturbi alimentari, il consumo di tabacco e di alcolici". Il dato emerge dall'indagine 'Giovani e giovanissimi nel post Covid', condotta dall'osservatorio economico e sociale della Regione Valle d'Aosta. Il lavoro non si è basato su un campione statistico ma ha coinvolto tutta la popolazione, con un questionario online proposto tra il maggio e l'agosto 2022. Le risposte "elaborabili" sono state 455 per i giovani (11-19 anni) e 464 per i giovanissimi (3-10 anni, aiutati dai genitori). In particolare, ritengono che sia aumentato di "molto" il consumo di alcol il 29% dei rispondenti, di tabacco il 29,98%, il gioco d'azzardo il 4,2%, le droghe leggere il 14,9%, quelle pesanti dl 3,8%, i disturbi alimentari il 35,7%, la depressione il 50%, la violenza il 13,4%. La maggioranza relativa di chi ha risposto (oltre il 40%) ritiene che i comportamenti violenti (offese, prese in giro, violenze fisiche, denigrazione e cyberbullismo) siano aumentati dopo la pandemia (solo per meno del 5% sono calati). Circa tre quarti dei giovani e il 60% dei giovanissimi segnalano di aver vissuto direttamente o di essere a conoscenza di comportamenti di questo tipo.
In generale emerge, ha detto Dario Ceccarelli, capo dell'osservatorio, che "la pandemia avrebbe influenzato solo parzialmente la progettualità" dei giovani e che "il futuro è considerato incerto e fonte di timori, ma allo stesso tempo è motivo di attrazione". Secondo Gerardo De Carlo, responsabile del Ser.d della Valle d'Aosta, si tratta tuttavia di un'indagine su una fetta della popolazione che "ha tante fortune" (come le buone condizioni economiche dichiarate e la pratica di attività extrascolastiche), diversa quindi dai casi clinici su cui lavora ogni giorno.
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