È pronta la bozza finale del
calendario venatorio regionale 2025-2026, elaborata
dall'Assessorato regionale alla Caccia e alla Pesca insieme agli
uffici tecnici. Il documento sarà ora sottoposto alla Giunta
regionale per la preadozione, avviando così l'iter formale che
porterà all'approvazione definitiva.
La Regione spiega che il nuovo calendario, frutto di un
percorso partecipato all'interno della Consulta faunistica
venatoria regionale, è stato redatto con l'obiettivo di
"garantire certezze e trasparenza al mondo venatorio umbro,
valorizzando il confronto e l'ascolto delle associazioni del
settore".
"L'Umbria è da sempre una regione a forte vocazione
venatoria, una tradizione che abbiamo voluto valorizzare" ha
spiegato l'assessora regionale con delega Simona Meloni. "Per
questo - ha aggiunto - abbiamo lavorato con rigore tecnico e
spirito di dialogo per costruire un documento che coniuga il
rispetto della normativa vigente con la tutela della
biodiversità e la sostenibilità delle pratiche venatorie. Un
lavoro condiviso, che rafforza il ruolo della Regione come punto
di equilibrio tra esigenze ambientali, scientifiche e del
territorio".
Gli elementi salienti del Calendario 2025-2026 sono
l'apertura generale della caccia alla terza domenica di
settembre, senza giornate di preapertura;
per quanto riguarda tordo Bottaccio, Cesena, tordo Sassello, la
chiusura è fissata al 31 gennaio, "nel pieno rispetto della
normativa nazionale"; per la beccaccia, la chiusura è anticipata
al 19 gennaio, "come indicato dalle linee guida europee e dalle
relative linee interpretative, per prevenire eventuali
contenziosi".
Su indicazione dell'Assessorato, il Servizio regionale
competente ha inoltre avviato le procedure per l'acquisizione
dei necessari pareri in materia di caccia in deroga, per alcune
specifiche.
"Novità rilevante di quest'anno" è definita l'introduzione
del tesserino venatorio digitale per la caccia di selezione,
un'innovazione che punta a semplificare le procedure e
migliorare la tracciabilità dell'attività venatoria.
Dopo la fase di preadozione, il testo sarà sottoposto al
parere della terza Commissione consiliare permanente,
dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale, e del Comitato tecnico faunistico venatorio
nazionale, prima di arrivare all'approvazione definitiva da
parte della Giunta regionale.
Palazzo Donini sottolinea che "con il Calendario 2025-2026,
la Regione Umbria ribadisce il proprio impegno nel garantire una
gestione responsabile, partecipata e sostenibile dell'attività
venatoria, nel rispetto delle norme e delle esigenze del
territorio".
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