Sono rivolti all'impiantistica
sportiva (2 milioni di euro), alle associazioni sportive (2
milioni 150 mila euro) e al settore delle piscine coperte (300
mila euro) i tre bandi messi a punto dall'Assessorato regionale
allo Sport a sostegno e per la ripresa del settore colpito dalla
pandemia. Ad illustrarli, la presidente della Regione, Donatella
Tesei, e l'assessore regionale Paola Agabiti. Le quali hanno
parlato di una più ampia "strategia regionale" rivolta al mondo
dello sport che si completerà con risorse destinate ad eventi
sportivi, collaborazioni con i rappresentanti dell'universo
umbro a partire dal Coni e dal Cipe umbri, aiuti diretti alle
famiglie e impianti sportivi migliori anche con l'utilizzo di
risorse europee.
Presenti all'incontro anche il presidente umbro del Coni
Domenico Ignozza e quello del Comitato paralimpico Gianluca
Tassi.
Quella dei bandi è una iniziativa "che ci vede tra le prime
regioni a realizzare strumenti specifici all'insegna del
sostegno allo sport" ha commentato Tesei per poi sottolineare
"la sensibilità della Giunta regionale, consapevoli
dell'importanza dello sport a tutti i livelli".
Agabiti ha illustrati i tre bandi, ognuno con proprie
caratteristiche, a partire da quello rivolto all'impiantistica
sportiva, in particolare per lavori di adeguamento e di messa in
sicurezza. Per "dare un segnale concreto di vicinanza alle
società e ai dirigenti sportivi" c'è poi il bando per
associazioni sportive e società dilettantistiche con un
contributo a fondo perduto. Per entrambi il giorno della
pubblicazione sarà mercoledì 12 maggio.
L'ultimo bando è quello che riserva un contributo alle piscine
coperte, "uno strumento pensato per questa tipologia di
gestori".
"Sono aiuti concreti per ripartire - ha poi affermato Tesei -
e non è stato facile trovare risorse. Ringrazio quindi
l'assessore per il lavoro puntuale che è stato fatto. Questo è
un momento di ripartenza in cui dobbiamo fare squadra con la
comunità umbra e quindi anche con il mondo dello sport".
Bandi che, come ha ricordato l'assessore Agabiti, sono solo il
"primo passo" di una visione complessiva che punta a garantire
in Umbria l'attività e la pratica sportiva. C'è infatti "una
strategia regionale per il mondo dello sport più ampia" e che va
oltre i bandi. "Un potente attrattore sono gli eventi sportivi -
ha detto l'assessore - e quindi ci saranno risorse destinate per
questo tipo di attività".
L'Umbria, anche per la presidente Tesei, "può e deve
accogliere eventi di livello nazionale e internazionale, anche
per le ricadute che questo può avere non solo per lo sport". Per
questo motivo ha quindi ricordato che la Regione è pronta a
sostenerle ma ha anche auspicato pure una condivisione con i
Comuni per iniziare a ragionare su un calendario anticipato per
evitare sovrapposizioni e per farne di più significativi. "Se
questo è lo spirito siamo nella strada giusta per condividere
eventi che vadano oltre l'ordinario" ha evidenziato Tesei.
"Crediamo molto - ha aggiunto - nei valori che lo sport sa
interpretare e per questo c'è vicinanza anche alle famiglie che
faranno fatica ad iscrivere i ragazzi alle attività sportive".
C'è un "rischio", quello che tanti giovani non tornino a
praticare l'attività sportiva per problemi economici familiari,
anche per l'assessore Agabiti. Per questo ha annunciato pure che
ci sarà "un aiuto diretto alle famiglie" per garantire il
diritto allo sport.
L'assessore allo sport ha infine ricordato l'avvio di progetti
con Coni e Cipe, "per sostenere un settore che nella nostra
regione deve continuare ad avere un ruolo importante".
Ignozza ha ringraziato la Regione, a nome delle 1.800
associazioni sportive umbre, "per la vicinanza allo sport e a
tutto il suo mondo". "C'è un segnale che si è voluto dare - ha
detto - nel momento più importante, quello della ripartenza, un
momento che l'intero movimento sportivo aspettava".
Anche Tassi ha sottolineato che con la Regione si è avviato un
percorso per sviluppare alcune idee, "a partire dalla fruibilità
degli spazi e degli impianti umbri a tutte le disabilità". "Il
nostro mondo - ha detto - è particolare. Affrontiamo lo sport in
maniera diversa con il coinvolgimento importante delle famiglie
che sono punto nevralgico della disabilità. Ci sono state quindi
persone che in quest'anno sono state molto penalizzate".
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