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Anche in Austria polemiche fotocopia sulle croci di vetta

Anche in Austria polemiche fotocopia sulle croci di vetta

L'Alpenverein condivide la posizione del Cai, la Oevp invece no

BOLZANO, 28 giugno 2023, 16:15

Redazione ANSA

ANSACheck

Croce di vetta in Alto Adige - RIPRODUZIONE RISERVATA

Croce di vetta in Alto Adige - RIPRODUZIONE RISERVATA
Croce di vetta in Alto Adige - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le polemiche fotocopia sulle croci di vetta in Austria. L'Alpenverein, il club alpino austriaco, condivide la proposta di uno stop a nuove croci, lanciato in un primo momento dal Cai, mentre critiche arrivano dal partito popolare Oevp del cancelliere Karl Nehammer.
    Il presidente dell'Alpenverein austriaco, Andreas Ermacora, ha in un'intervista all'emittente di stato Orf, ha ricordato che la sua associazione già "100 anni fa aveva deciso di non costruire nuovi sentieri e rifugi" per tutelare l'ambiente e paesaggio alpino. "Per lo stesso motivo, negli anni '80 e '90, la commissione competente decise di non erigere nuove croci di vetta. Ce ne sono già abbastanza. Le croci di vetta sono un bene culturale e ognuno ha un rapporto diverso con esse. Per noi lo sfondo religioso è secondario", ha ribadito Ermacora.
    Il presidente dell'Alpenverein ha anche ricordato il grosso impegno tecnico per portarli in quota. "Prima deve essere costruita a valle. A volte deve essere trasportata da un elicottero. Poi deve essere montata a regola d'arte, in modo che non cada a causa delle intemperie. Non deve neanche crollare, se qualcuno, come capita, dovesse arrampicarsi su", ha fatto presente Ermacora, che è anche avvocato.
    Nelle Alpi occidentali e orientali abbiamo circa 4.000 croci di vetta, che vanno anche rinnovate e sostituite, ma "non serve una croce su ogni montagna. Anche i cosiddetti uomini di pietra e le bandiere di preghiera tibetane possono servire da orientamento", ha detto il presidente dell'Alpenverein.
    Critiche alle parole di Emacora sono arrivate dal capogruppo della Oevp nell'assemblea tirolese, Jakob Wolf, che ha definito le croci di vetta "parte della identità tirolese".
   

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