Dall'incontro pomeridiano fra
organizzazioni sindacali e Upipa per valutare l'impatto che
avranno sulle case di riposo, ovvero sugli ospiti e sul
personale vaccinato, le imminenti sospensioni di chi ha scelto
di non vaccinarsi, sono emersi dati preoccupanti. L'effetto sarà
devastante, più di quanto previsto: circa il 12% del personale
delle case di riposo non è vaccinato. Nello specifico 5 case di
riposo non potranno nemmeno fare una rotazione di turni, 7 case
di riposo andranno sotto i parametri minimi assistenziali, nelle
altre i disagi non mancheranno anche se si faranno sentire in
forma minore. Lo comunica la Fenalt in una nota.
"Impressionante e deludente l'assenza della politica
trentina - commenta Roberto Moser, vicesegretario generale
Fenalt e responsabile area Apss - Come Fenalt, il sindacato di
maggioranza nelle case di riposo, diciamo subito che questo
problema, probabilmente sottovalutato da chi ha imposto norme
rigide, non deve ricadere sugli operatori che rimangono a
lavorare, con proposte di turni di 12 ore e, tanto meno, non
deve ricadere sugli anziani che hanno tutto il diritto di avere
un'assistenza dignitosa! Chiediamo all'assessore Segnana di
convocare un tavolo urgentemente per affrontare il problema in
maniera seria senza nascondere la testa sotto la sabbia. I
problemi della comunità vanno affrontati, anche quando non si
prestano a semplici soluzioni", si legge nella nota.
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