I momenti difficili "che tutti
abbiamo, possono distruggerci o plasmarci ma comunque ci
definiscono come persone. Io ho voluto che mi definissero, anche
per mostrare ai miei figli come essere, gentili, grati per ciò
che si ha, compassionevoli, aperti agli altri", in modo da
trasmettere "la gioia per la vita". Così Michael Bublé,
descrive, nella conferenza stampa in streaming, lo spirito da
cui è nato il suo undicesimo album in studio, Higher, uscito il
25 marzo su etichetta Warner Records / Reprise Records. E' il
secondo disco arrivato dopo essersi dedicato insieme alla moglie
Luisana Lopilato alla battaglia, poi vinta, dal suo primogenito
Noah, contro un tumore: "Quando è uscito Love (del 2018) non ero
pronto, stavo ancora sopravvivendo. Mia moglie mi ha aiutato a
scuotermi - aggiunge commuovendosi -. Queste non sono lacrime di
tristezza, ma di gioia, per tutto l'amore che ho per la mia
famiglia e che ricevo da loro", sottolinea, confermando anche la
nuova gravidanza della moglie che porterà alla coppia il quarto
figlio. Una rinascita artistica, quella di Higher, costruita
attraverso "un suono fresco" per il quale Bublé ha accanto,
insieme al collaboratore di sempre Bob Rock, nuovi produttori,
guidati da Greg Wells (già a fianco fra gli altri, di Adele,
Lin-Manuel Miranda, Taylor Swift, Elton John). Con lui anche
Allen Chang, Jason 'Spicy G' Goldman e Sir Paul McCartney, per
la versione realizzata da Bublé della sua 'My Valentine'.
Nell'album ci sono evergreen "dei miei eroi" come "Crazy" di
Willie Nelson cantata in duetto, 'Make You Feel My Love' di Bob
Dylan, 'Bring It On Home To Me' di Sam Cooke, 'You're The First,
The Last, My Everything' di Barry White, 'Smile' di Charlie
Chaplin, uniti a nuovi brani pop, scritti da Bublé, fra gli
altri, insieme a un altro hitmaker come Ryan Tedder. Tra i temi
delle domande per Bublé ( da aprile in una tournée
internazionale, che comprenderà l'Italia) anche lo schiaffo di
Will Smith a Chris Rock nella serata degli Oscar: "Forse Chris
non avrebbe dovuto dire quella battuta ma lui sicuramente non
avrebbe dovuto colpirlo - commenta -. Sono certo che potesse
tornare indietro non rifarebbe quel gesto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA