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Scoperta l'origine dei getti di raggi X negli eventi cosmici più violenti

Scoperta l'origine dei getti di raggi X negli eventi cosmici più violenti

Vista in un getto relativistico Grazie al satellite Ixpe di Nasa e Asi

07 maggio 2025, 10:43

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica della regione centrale del blazer BL Lacertae, un buco nero supermassiccio circondato da un disco luminoso e che emette un getto orientato verso la Terra (fonte: NASA/Pablo Garcia) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica della regione centrale del blazer BL Lacertae, un buco nero supermassiccio circondato da un disco luminoso e che emette un getto orientato verso la Terra (fonte: NASA/Pablo Garcia) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'interazione fra gli elettroni e le particelle di luce (fotoni) è all'origine dei raggi X rilevati in alcuni degli ambienti cosmici più estremi come i getti relativistici, ossia i flussi di plasma ad altissima energia prodotti dai buchi neri supermassicci. E' stata proprio una di queste strutture a permettere la scoperta, online sulla piattaforma arXiv e pubblicato su Astrophysical Journal Letters, grazie alle osservazioni fatte dalla missione Ixpe (Imaging X-ray Polarimetry Explorer) della Nasa e dell'Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con radiotelescopi e telescopi ottici.

I rivelatori a bordo del satellite, messi a punto da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Istituto Nazionale di Astrofisica, hanno osservato una struttura cosmica circondata da un disco luminoso, con due getti prodotti da un buco nero supermassiccio, uno dei quali orientato verso la Terra. Chiamata blazar BL Lacertae, la struttura ha permesso così di chiarire uno dei punti irrisolti dell'astrofisica.

"La produzione di raggi X era uno dei più grandi misteri sui getti dei buchi neri supermassicci", ha detto Iván Agudo, primo autore dello studio e astronomo presso l'Instituto de Astrofísica de Andalucía (Ccis) in Spagna. "Ixpe, con l'aiuto di una serie di telescopi di supporto a terra, ha finalmente fornito gli strumenti per risolverlo", ha aggiunto.

Lanciato nel 2021, Ixpe è ad oggi l'unico satellite in grado di misurare la polarizzazione dei raggi X, ovvero la direzione media delle onde elettromagnetiche che compongono la luce a frequenze molto superiori a quelle visibili. Il blazar BL Lacertae è stato osservato nel novembre 2023 per sette giorni, permettendo di ottenere  "un risultato cruciale per la fisica astroparticellare", come lo definisce Jorge Otero, tra gli autori principali dello studio e ricercatore presso la sezione di Padova dell'Infn,

Ixpe "è riuscito a risolvere un altro mistero legato ai buchi neri", conclude Enrico Costa, ricercatore dell'Inaf e tra gli ideatori e promotori dell'esperimento Ixpe dieci anni fa. "La visione polarizzata a raggi X di Ixpe ha risolto diversi misteri di lunga data, e questo è uno dei più importanti. In altri casi, i suoi risultati hanno messo in discussione teorie consolidate, aprendo nuove domande. Ma è così che funziona la scienza e, di sicuro, Ixpe sta facendo ottima scienza".

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