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Cinema: Lily James, questa Cenerentola non è mai una vittima

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Cinema: Lily James, questa Cenerentola non è mai una vittima

ROMA, 02 marzo 2015, 13:50

Redazione ANSA

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(ANSA) LOS ANGELES, 2 MAR - La scena del ballo è esattamente come ogni bambina la immagina quando sospira ascoltando la favola della buonanotte: riguarda un vestito meravigliosamente ampio, un principe bello e innamorato e tutta la felicità del primo amore. Disney torna a far sognare grandi e piccini con un classico. Riporta al cinema Cenerentola, ma questa volta lo fa con attori in carne ed ossa e sotto la direzione del regista di Thor, Kenneth Branagh. Non deve essere facile rappresentare sullo schermo una favola così conosciuta, essere fedeli a quel racconto e, nello stesso tempo, inserire qua è là nella sceneggiatura intarsi di dialogo e interazioni fra i protagonisti tali da ammodernare tutta la storia e renderla contemporanea e apprezzabile ad un pubblico di grandi e piccini. Branagh e lo sceneggiatore Chris Weitz ci sono riusciti e Cenerentola diventa una ragazza moderna, che non si lascia scoraggiare dai casi della vita, che cerca di capire e perdonare le perfidie altrui, che apprezza le piccole gioie di tutti i giorni e i pochi amici sinceri (che differenza fa se si tratta di topolini anziché di persone) e che un giorno incontra per caso il Principe. "Non lo aspetta per essere salvata, lo incontra e poi lo vuole, perché ne è innamorata", dice Lily James che la interpreta. "Questa Cenerentola non è mai una vittima". Il cast del film, che in Italia uscirà il 12 marzo, un giorno prima che negli Stati Uniti, è notevole: Cate Blanchett interpreta una perfida e bellissima matrigna, Helena Bonham Carter è la fata madrina, Richard Madden (che è Robb Stark in Il trono di spade) interpreta il principe: "Nella favola il mio personaggio non ha nemmeno un nome, è solo, genericamente, il Principe Azzurro. Noi abbiamo voluto dargliene uno e raccontare anche la sua storia. Kit, questo il suo nome nel nostro film, è un giovane che vuole bene a suo padre ma che non può e non vuole che siano altri a decidere per la sua vita e per la sua felicità. Quello che il regista e lo sceneggiatore volevano fare, e credo che ci siano riusciti, è stato dare una tridimensionalità a tutti i personaggi, anche a quelli che nella favola e nel film d'animazione risultano più piatti e stereotipati". Cosa senz'altro deve essere apparsa in tre dimensioni a Madden è la scena del ballo, resa particolarmente difficile dal vestito, decisamente tridimensionale, indossato da Lily: "Eravamo in tre a ballare, io, lei e l'abito - scherza l'attore scozzese - dovevo scivolare sul pavimento, mai alzare i piedi, altrimenti avrei pestato il vestito". Più di settanta metri di stoffa sono occorsi a Sandy Powell (costumista che ha solo un Oscar in meno della nostra Milena Canonero) per realizzarlo. "Per la verità ne abbiamo realizzati otto di quegli abiti, tutti uguali. Anzi no, non proprio: quello per la scena della fuga è un po' più corto, altrimenti Lily ci si sarebbe incespicata". La famosa scarpetta è stata realizzata in cristallo, grazie a una collaborazione con Swarowsky. "Per girare quella sequenza di danza ci sono volute più di due settimane - racconta il regista Kenneth Branagh - e la cosa buffa è che eravamo tutti nervosi. Era come se nessuno di noi volesse arrivare in ritardo al ballo".
   

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