(ANSA) LOS ANGELES, 2 MAR - La scena
del ballo è esattamente come ogni bambina la immagina quando
sospira ascoltando la favola della buonanotte: riguarda un
vestito meravigliosamente ampio, un principe bello e innamorato
e tutta la felicità del primo amore. Disney torna a far sognare
grandi e piccini con un classico. Riporta al cinema Cenerentola,
ma questa volta lo fa con attori in carne ed ossa e sotto la
direzione del regista di Thor, Kenneth Branagh. Non deve essere
facile rappresentare sullo schermo una favola così conosciuta,
essere fedeli a quel racconto e, nello stesso tempo, inserire
qua è là nella sceneggiatura intarsi di dialogo e interazioni
fra i protagonisti tali da ammodernare tutta la storia e
renderla contemporanea e apprezzabile ad un pubblico di grandi e
piccini. Branagh e lo sceneggiatore Chris Weitz ci sono riusciti
e Cenerentola diventa una ragazza moderna, che non si lascia
scoraggiare dai casi della vita, che cerca di capire e perdonare
le perfidie altrui, che apprezza le piccole gioie di tutti i
giorni e i pochi amici sinceri (che differenza fa se si tratta
di topolini anziché di persone) e che un giorno incontra per
caso il Principe. "Non lo aspetta per essere salvata, lo
incontra e poi lo vuole, perché ne è innamorata", dice Lily
James che la interpreta. "Questa Cenerentola non è mai una
vittima". Il cast del film, che in Italia uscirà il 12 marzo, un
giorno prima che negli Stati Uniti, è notevole: Cate Blanchett
interpreta una perfida e bellissima matrigna, Helena Bonham
Carter è la fata madrina, Richard Madden (che è Robb Stark in Il
trono di spade) interpreta il principe: "Nella favola il mio
personaggio non ha nemmeno un nome, è solo, genericamente, il
Principe Azzurro. Noi abbiamo voluto dargliene uno e raccontare
anche la sua storia. Kit, questo il suo nome nel nostro film, è
un giovane che vuole bene a suo padre ma che non può e non vuole
che siano altri a decidere per la sua vita e per la sua
felicità. Quello che il regista e lo sceneggiatore volevano
fare, e credo che ci siano riusciti, è stato dare una
tridimensionalità a tutti i personaggi, anche a quelli che nella
favola e nel film d'animazione risultano più piatti e
stereotipati". Cosa senz'altro deve essere apparsa in tre
dimensioni a Madden è la scena del ballo, resa particolarmente
difficile dal vestito, decisamente tridimensionale, indossato da
Lily: "Eravamo in tre a ballare, io, lei e l'abito - scherza
l'attore scozzese - dovevo scivolare sul pavimento, mai alzare i
piedi, altrimenti avrei pestato il vestito". Più di settanta
metri di stoffa sono occorsi a Sandy Powell (costumista che ha
solo un Oscar in meno della nostra Milena Canonero) per
realizzarlo. "Per la verità ne abbiamo realizzati otto di quegli
abiti, tutti uguali. Anzi no, non proprio: quello per la scena
della fuga è un po' più corto, altrimenti Lily ci si sarebbe
incespicata". La famosa scarpetta è stata realizzata in
cristallo, grazie a una collaborazione con Swarowsky. "Per
girare quella sequenza di danza ci sono volute più di due
settimane - racconta il regista Kenneth Branagh - e la cosa
buffa è che eravamo tutti nervosi. Era come se nessuno di noi
volesse arrivare in ritardo al ballo".
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