"La settimana prossima riuniremo i
nostri organi di partito per fare ovvie scelte, visto che la
legge elettorale impone alleanze, è giusto farlo alla luce del
sole, partendo da questo programma che mettiamo a disposizione
del Paese e poi decideremo. Stiamo preparando le liste, e il
contributo della qualità della nostra classe dirigente è utile
al dibattito". Lo ha detto Giovanni Toti, leader di Italia al
Centro, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio con
Gaetano Quagliariello e Marco Marin, in cui è stato presentato
il programma in 12 punti del partito.
"Non credo che siamo come nel 1948, con una scelta tra blocco
sovietico e Alcide De Gasperi. Il nostro Paese la scelta l'ha
fatta quando eravamo bambini, rifiuto un clima da guerra fredda
che non aiuta i cittadini a capire i veri problemi. Nessuno
crede che il nostro fronte sia con Putin anziché Zelensky e la
Nato: noi siamo tra i fondatori della Nato. Chiunque vinca e
vada a Palazzo Chigi, l'Italia non rinuncerà al privilegio di
stare con la Nato e con l'Europa. Dobbiamo sgombrare il campo da
illazioni e parlare dei problemi concreti del Paese. Una paura
che i cosacchi portino ad abbeverare i loro cavalli nelle
fontane di San Pietro non è cosa di questa campagna elettorale.
Altrimenti sviamo il campo da quelli che sono i problemi del
Paese". Lo ha detto il leader di Italia al Centro, Giovanni
Toti, in una conferenza stampa con Gaetano Quagliariello e Marco
Marin in cui è stato presentato il programma in 12 punti del
partito, sul quale aprire il confronto con gli altri partiti per
eventuali alleanze.
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