Per la prima volta due pietre di inciampo, quei particolari sampietrini in metallo che portano con sé la memoria dei deportati razziali e politici, splendono davanti al romani carcere di Regina Coeli. L'inaugurazione della quinta edizione dell'iniziativa 'Memorie d'inciampo a Roma' si è svolta proprio qui, in via della Lungara, sulle note della colonna sonora del film 'La Vita è Bella' eseguite dalla banda della scuola media musicale del Virgilio. Ad installare le due pietre d'inciampo, in ricordo di due deportati politici, Jean Bourdet e Paskvala Blesevic, è stato l'artista tedesco Gunter Demnig alla presenza della curatrice del progetto Adachiara Zevi, l'assessore capitolino alla Cultura Flavia Barca, la presidente del I municipio Sabrina Alfonsi e una nipote di Jean Bourdet. Zevi ha parlato di "una memoria che da privata diventa pubblica" e ha sottolineato che "per la prima volta, grazie alla nuova amministrazione, il Comune di Roma partecipa ufficialmente" all'iniziativa. "Sono contento di aver potuto realizzare questo progetto partito come arte concettuale", ha detto l'artista degli 'Stolpersteine' Gunter Demnig. Dal 1995, hanno spiegato i promotori del progetto, questa mappa della memoria europea si è estesa fino ad includere oltre 40.000 pietre. E davanti al carcere di Regina Coeli è arrivata anche la testimonianza della una nipote di uno dei due deportati, Suzanne Faye: "Per 50 anni ho cercato invano Jean Bourdet, scomparso dalla Francia nel 1942. Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a trovare sue tracce in Italia e mi permettono oggi di onorarne la memoria". Secondo la minisindaco Alfonsi "questo progetto, con la sua potenza, ci aiuta nella memoria". Mentre l'assessore Barca ha sottolineato che "questo è progetto culturale, un'opera d'arte che va proprio nella direzione della nostra idea di cultura come conoscenza, per 'inciampare nella storia', per conoscere meglio il nostro passato e affrontare meglio il nostro futuro. La cultura è libertà e oggi noi speriamo di fare un piccolo passo in questa direzione". Dopo le quattro edizioni in cui sono state posizionate 191 pietre d'inciampo nella Capitale oggi e domani ne saranno installate altre 15 per arrivare a quota 206.
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