Tutto facile per Lorenzo Musetti.
L'azzurro, impegnato sul Centrale del Foro Italico per l'esordio al secondo turno degli Internazionali d'Italia contro il finlandese Otto Virtanen, ha vinto il proprio match in due set con il punteggio di 6-3, 6-2 in poco meno di un'ora e mezza. Affronterà lo statunitense Brandon Nakashima, n.29 Atp.
"Si è vista l'emozione di ritornare in campo a Roma, quando hai tanta voglia di far bene non è semplice. Io ho cercato di preparare tutto al meglio. È stato un match solido, ho fatto quello che dovevo e sono contento", le parole di Musetti al termine del match. "La difficoltà di questo sport è riconfermarsi ogni settimana, festeggiare la top ten qui a Roma è impagabile e sicuramente anche questo mi ha reso un pochino più nervoso. Ma avrò occasione di rifarmi", conclude.
"Bello essere in top 10, un obiettivo raggiunto ma c'è da dimostrarlo in campo. Oggi sono stato bravo a gestire una partita non semplice, non ho espresso il miglior Lorenzo, ma la superficie mi aiuta, sono felice di quello che sto facendo e sono convinto sia la strada giusta". Così Lorenzo Musetti, nella conferenza stampa dopo la vittoria all'esordio negli Internazionali d'Italia.
"Sinner? Abbiamo due vite separate. Lui ha dimostrato di essere più freddo in campo, è bravo a gestire le emozioni, ha gestito una situazione difficile nell'ultimo anno e chiunque sarebbe stato in difficoltà facendo il suo miglior anno - dice ancora Musetti -. Il suo rientro è visto come un'occasione per tutti e non credo che levi spazio al movimento italiano in generale. E' bello rivedere gli highlights di partite giocate sei anni fa e ritrovarsi entrambi in top ten, speriamo di salire ancora per arrivare più in alto".
Musetti, poi, parlando del Masters romano sottolinea come sia "un torneo che dà tantissimo a livello di calore e affetto ma ti toglie tante energie. Bisogna essere bravi ad organizzarsi bene, avere ordine anche fuori dal campo. Roma è una città bellissima ma caotica, non è ideale per prepararsi a un torneo". Infine un pensiero su Fognini, battuto ieri sera da Fearnley alla sua ultima partita agli Internazionali: "Fabio è stato il primo a prendermi sotto la sua ala e a farmi fare esperienza, abbiamo condiviso tanti momenti fuori dal tennis. Lo avevo già definito un padre nel circuito, lo ringrazio tanto come fan e non come collega per quello che ha dato. Gli auguro il meglio e di divertirsi fin quando può", conclude.
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