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Pugilato a Times Square, ora lo Sceicco punta al Colosseo

Pugilato a Times Square, ora lo Sceicco punta al Colosseo

Da bacio del marinaio a match mondiale,quasi un secolo di storia

ROMA, 03 maggio 2025, 14:44

Redazione ANSA

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(di Alessandro Castellani) Dal bacio del marinaio immortalato da una foto diventata un'icona del secolo scorso allo scambio di pugni, quasi senza sosta, fra Teofimo Lopez e Arnold Barboza jr e fra Ryan Garcia e Rolando Romero. E' la trasformazione di Times Square, luogo simbolo di New York e prima tappa dell'ambizioso progetto del saudita Turki Alalshikh, 43enne consigliere alla corte reale dell'Arabia Saudita e presidente della Gea, o 'General entertainment authority', in pratica il ministero del turismo. Alalshikh è considerato anche 'il 'nuovo Don King', anzi il Re Mida del pugilato mondiale che, in questo primo evento spalleggiato dall'ex campione e ora promoter Oscar De La Hoya, vuole "portale il pugilato - parole sue - in alcuni dei luoghi più iconici del mondo".
    Sembrava quasi una follia, invece forte di un patrimonio personale stimato in due miliardi di dollari e dell'appoggio della famiglia reale, è subito passato dalle parole ai fatti.
    Aveva promesso di partire il 2 maggio da Times Square e, voilà, il gioco è fatto, e ecco il ring in piazza, in mezzo ai grattacieli e agli schermi luminosi delle pubblicità e le insegne che illuminavano a giorno il quadrato, mentre a bordo ring c'erano 300 addetti ai lavori e Vip selezionati per l'occasione: non hanno pagato, il loro accesso era previsto solo su invito. Per strada, invece, c'erano svariate migliaia di persone assiepate dietro alle transenne da dove vedevano arrivare i pugili. Uno di loro, il campione del mondo Wbo dei superleggeri Teofimo Lopez, proveniente da Brooklyn e che ha vittoriosamente difeso il titolo contro Arnold Barboza centrandolo in tutto con 73 colpi, per calarsi ancor più nell'atmosfera della città e della serata, è arrivato a bordo di uno 'yellow cab', i taxi gialli che sono parte essenziale del panorama di Manhattan. Insomma, c'era tanta gente entusiasta che, da sotto il quadrato o stando in strada a guardare gli incontri sul megaschermo posizionato per l'occasione, si è radunata non più per la notte dell'ultimo dell'anno ma per un evento poco usuale da quelle parti, e si è gustata dei match che non hanno tradito le attese. Unici delusi, e non erano affatto pochi, i tifosi di Ryan Garcia arrivati dalla California, che hanno visto il loro beniamino perdere a sorpresa contro Rolando Garcia, che ora avrà la chance di combattere per il mondiale. Se poi tutto ciò possa essere replicabile, come vuole fare Alalshikh, nel carcere di Alcatraz, sotto la Torre Eiffel, davanti alle Piramidi e dentro al Colosseo, questa è un'altra storia che solo il futuro potrà definire. Certo sarebbe bello vedere un Manny Pacquiao, che ha appena annunciato il rientro e a luglio sfiderà Mario Barrios per il Mondiale dei welter, combattere là dove venne celebrata l'epopea dei gladiatori. In fondo lo sono anche un po' i pugili, e Turki Alalshikh ci sta già lavorando.
   

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