Torna l'incubo stalker per la tennista britannica Emma Raducanu, già vittima in passato delle attenzioni morbose di qualche fan e vittima in questi giorni a Dubai di un'altra vicenda inquietante. Durante il torneo Wta 1000 in corso nella città degli Emirati la 22enne è stata presa di mira da "un uomo che ha mostrato un comportamento ossessivo" nei suoi confronti, avvicinandola lunedì scorso in un'area pubblica e presentandosi poi nelle prime file tra il pubblico durante il match di ieri con la ceca Karolina Muchova.
La sua presenza ha agitato la giovane, che nel terzo game del primo set si è avvicinata alla giudice di sedia, ha indicato qualcuno tra il pubblico ed è scoppiata a piangere, rincuorata sia da Muchova sia dall'arbitro. Poco dopo, il personaggio è stato allontanato e la Wta ha preannunciato che sarà "bandito da tutti gli eventi in attesa di una valutazione della minaccia". Vincendo l'agitazione, la britannica ha poi continuato a giocare ma ha infine perso la partita, col punteggio di 7-6, 6-4.
Non è la prima volta che Raducanu si trova alle prese con uno stalker: era già accaduto nel 2022 quando, qualche mese dopo il suo successo all'Us Open 2021, un ragazzo, che si diceva perdutamente innamorato di lei, l'aveva pedinata e si era perfino introdotto nella sua casa di Londra sottraendole degli oggetti. Nei confronti del responsabile, i giudici hanno emesso un ordine restrittivo di cinque anni.
"La sicurezza delle giocatrici è la nostra massima priorità e i tornei sono indirizzati sulle migliori pratiche di sicurezza per gli eventi sportivi internazionali - ha dichiarato la Wta in una nota diffusa oggi in cui spiegava l'accaduto - La Wta sta lavorando con Emma e il suo team per garantire il suo benessere e fornire tutto il supporto necessario. Restiamo impegnati a collaborare con i tornei e i loro team in tutto il mondo per mantenere un ambiente sicuro per tutti i giocatori".
Il fenomeno dello stalking nei confronti delle tenniste è purtroppo costante, come ha confermato mesi fa in un'intervista un'altra britannica, Katie Boulter, compagna dell'australiano Alex De Minaur. Pedinamenti, messaggi, minacce social e attenzioni non richieste sono comuni, ha spiegato Boulter parlando della sua esperienza, ma non sono mancati episodi ben più gravi. Nel 1993, Monica Seles fu accoltellata durante una partita del torneo di Amburgo da un uomo che spiegò di essere un fan di Steffi Graf, allora grande rivale della jusoslava e a sua volta spesso vittima di stalker.
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