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Champions: da Baresi a Pirlo, le lacrime dei campioni

Champions: da Baresi a Pirlo, le lacrime dei campioni

E quel pianto collettivo del Brasile dopo ko 7-1 con la Germania

07 giugno 2015, 20:48

Redazione ANSA

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L 'amarezza di Pirlo © ANSA/EPA

L 'amarezza di Pirlo © ANSA/EPA
L 'amarezza di Pirlo © ANSA/EPA

 Sudore e lacrime, delusioni e sogni infranti. Notti insonni, riconducibili a un solo, unico incubo, quello di perdere un Mondiale o una finale di Champions League proprio quando ti illudi di averla quasi portata a casa. Storie di cocenti delusioni che ritornano quando si parla di pallone e grandi campioni come Andrea Pirlo scoppiato a piangere, tra chi cercava di abbracciarlo e consolarlo, dopo la sconfitta 3-1 nella finalissima di Berlino contro il Barcellona. Una scena che ha ricordato molto quella di Franco Baresi che dopo un recupero lampo per una operazione al menisco riuscì a giocare la finale dei Mondiali del '94 negli Stati Uniti contro il Brasile persa solo ai rigori dagli azzurri guidati allora da Arrigo Sacchi. Il pianto irrefrenabile dell'allora capitano del Milan fece commuovere milioni di italiani. Ancor più commovente il pianto collettivo dell'intera nazionale brasiliana dopo la storica eliminazione in semifinale nei Mondiali di casa contro la Germania con il risultato monstre di 7-1.

Lucciconi, come quelli di un bambino al quale sia sfuggito l'aquilone che umanizzano persino i campioni superpagati del calcio come Mario Balotelli si lasciò andare alle emozioni dopo la finale degli Europei persa a Kiev contro la Spagna 4-0. Super Mario si accasciò in mezzo al campo mentre le Furie Rosse esultavano. D'altra parte, al di la' del conto in banca, vincente per tutti, c'e' sempre uno sconfitto che deve elaborare il lutto sportivo. Chi non ricorda Diego Maradona a Italia '90, quando dopo la finale persa con la Germania (rigore inesistente trasformato da Brehme) scoppio' in un pianto disperato inutilmente consolato dal ct Bilardo. Andando più indietro nel tempo, nel 1950 a piangere invece erano stati sempre i brasiliani, un intero stadio da duecentomila posti, e i giocatori in campo, prima che si ritrovasse in preda alla tristezza una nazione intera: troppo bruciante era stata la sconfitta al Maracana' contro l'Uruguay nel match decisivo dei Mondiali.

Dopo una finale mondiale pianse a dirotto anche David Trezeguet, per aver sbagliato il penalty decisivo nel 2006 contro l'Italia. Proprio lui che sei anni prima aveva segnato il 'golden gol' nella finale degli Europei contro gli azzurri, e anche li' ci furono pianti ma non certo da parte dei 'bleus'. Pianse a lungo anche Bobo Vieri, dopo i rigori della sfida tra francesi e azzurri dei Mondiali del 1998. A cercare di consolarlo, Zinedine Zidane. Strappacuore e' stato il pianto di John Terry dopo la sconfitta ai rigori del Chelsea nella finale di Champions League 2008 a Mosca contro il Manchester United: il capitano aveva fallito il penalty decisivo, scivolando sull'erba fradicia. E a dirotto, tanto da commuovere l'arbitro Collina, pianse anche Sammy Kuffour del Bayern Monaco dopo che i tedeschi erano stati beffati dallo United nella finale di Champions del 1999. Lacrime, e molte, anche per Cristiano Ronaldo, dopo che il suo Portogallo fu clamorosamente battuto dalla Grecia nella finale di Euro 2004 a Lisbona. Ma lo sport, come la vita, toglie e da': lo sa bene anche un altro Ronaldo, il Fenomeno, che il 5 maggio 2002 pianse a dirotto per lo scudetto buttato via dall'Inter contro la Lazio e due mesi dopo fu il trascinatore del Brasile alla conquista del quinto titolo mondiale.

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