Si moltiplicano i casi di buste con pallottole e minacce di morte spedite a politici in Veneto. Dopo i casi dei giorni scorsi - vittime il vicesindaco ed un assessore del Comune di Venezia, Sandro Simionato e Gianfranco Bettin - nel mirino sono entrati questa volta i due avvocati di Berlusconi, i parlamentari di Forza Italia Piero Longo e Niccolò Ghedini. La missiva con quattro pallottole (due calibro nove per 21 e due calibro nove per 19), non è mai arrivata allo studio professionale dei due legali, a Padova: è stata intercettata prima, al Centro meccanografico di smistamento delle Poste Italiane a Tessera (Venezia). All'interno della busta, ora acquisita dalla Procura di Venezia, un biglietto con la scritta ''ci siamo...ora merde tocca a voi'', ed un ritaglio di giornale con la foto dei due difensori in udienza. Con quelle indirizzate a Simionato e Bettin si tratta del terzo caso nell'arco di una settimana. Nei primi due, tuttavia, i proiettili erano di calibro differente. La busta indirizzata a Longo e Ghedini è stata intercettata e bloccata dal personale delle Poste giovedì scorso: il sistema di sicurezza ha segnalato il plico 'fuori sagoma', con un anomalo rigonfiamento. Segnalata la cosa agli agenti della Polizia Postale, ed informato il pm di turno, la busta è stata aperta ed ha evidenziato il suo inquietante contenuto, la minaccia di morte assieme ai 4 proiettili. Il materiale è ora all'esame della polizia scientifica. Sulle buste minatorie indaga la Digos. E' ancora troppo presto però per dire se i tre diversi episodi siano riconducibili ad una regia unica. Ai due parlamentari di Forza Italia è subito arrivata la solidarietà dal mondo della politica e delle istituzioni. Tra i primi ad esprimere sostegno a Longo e Ghedini sono stati i colleghi di partito Elisabetta Alberti Casellati - parlando di "una spirale di intolleranza e violenza che mina le basi democratiche del Paese" - e Renato Brunetta. "Conosco la loro statura professionale e politica e sono certo che non si lasceranno impressionare da un'azione così vile e indegna" ha commentato il presidente dei deputati di Fi. Sullo stesso tono si è espresso il senatore Giancarlo Galan: "Conosco purtroppo personalmente - ha scritto - cosa significhi ricevere minacce, ma da eccellenti professionisti della giustizia e stimati uomini delle istituzioni quali sono, non si lasceranno certo intimidire da simili bassezze. Alla solidarietà "per il vile atto intimidatorio" si sono aggiunti molti altri parlamentari forzisti, Marco Marin, Mariastella Gelmini, Andrea Mandelli, Enrico Piccinelli, Giovanni Piccoli, Pierantonio Zanettin, Cinzia Bonfrisco. Vicinanza a Longo e Ghedini e alle loro famiglie è stata espressa infine dal governatore del Veneto Luca Zaia, così come dal segretario dell'Udc Lorenza Cesa, e dalla vice presidente del gruppo Fi-Pdl al Senato Anna Maria Bernini: "Sono segnali inquietanti e crescenti - ha detto quest'ultima -, che tutte le forze politiche debbono condannare senza esitazioni, perche alimentano una strategia dell'odio e dello sfascio a cui questo paese vuole, e deve reagire con tutte le sue forze".
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