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L'Arte povera italiana sbarca in Sud Africa

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L'Arte povera italiana sbarca in Sud Africa

Due mostre raccontano lavoro artisti italiani e sudafricani

ROMA, 07 novembre 2023, 14:13

Redazione ANSA

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Il Consolato Generale d'Italia a Johannesburg ha inaugurato "Arte Povera and South African Art: In Conversation", un progetto espositivo ideato per sviluppare un dialogo interculturale e uno scambio di esperienze tra Italia e Sud Africa mediante l'utilizzo di un linguaggio universale quale è l'Arte.
    L'iniziativa, in programma presso il Wits Art Museum di Johannesburg fino al 9 dicembre, prevede due mostre: "Arte Povera 1967 - 1971", curata da Ilaria Bernardi, e "South African Innovations, 1980s - 2020s", a cura di Thembinkosi Goniwe.
    L'Arte povera è la ricerca artistica italiana del dopoguerra più conosciuta a livello internazionale. Sviluppatasi in Italia nella seconda metà degli anni Sessanta, è stata definita tale nel 1967 dal curatore Germano Celant, per identificare il processo artistico di alcuni artisti italiani che "consiste nel togliere, eliminare, ridurre ai minimi termini, impoverire i segni, per ridurli ai loro archetipi".
    "Arte Povera 1967 - 1971" è la prima mostra di questo tipo di arte sul Continente africano e accoglie le opere dei 13 artisti che sono considerati gli esponenti canonici dell'Arte povera: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio. L'esposizione comprende opere storiche, realizzate tra il 1967 e il 1971 ed esposte in importanti mostre collettive alla fine degli anni Sessanta.
    "South African Innovations, 1980s - 2020s" racconta il lavoro di 13 artisti sudafricani che hanno sviluppato pratiche artistiche che si intersecano con movimenti artistici internazionali come l'Arte povera.
   

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