Si è tenuta ieri la seconda edizione
di "Gusto italiano", l'evento organizzato dall'Ambasciata
d'Italia ad Atene insieme al competente Ufficio dell'ICE, per
celebrare anche in Grecia la settima edizione della "Settimana
della Cucina italiana nel mondo", iniziativa di punta del
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale e dell'intera rete diplomatico-consolare italiana
per promuovere all'estero la filiera italiana agroalimentare e
la sua tradizione eno-gastronomica.
Il tema dell'edizione di quest'anno è: "Convivialità,
sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina
italiana per la salute delle persone e la salvaguardia del
pianeta": una tematica che intende riflettere l'ambizione del
"Sistema Italia" di puntare sull'idea di una cucina che
contribuisca alla tutela del pianeta attraverso un approccio
sostenibile all'agricoltura, alle tradizioni culinarie e
all'industria e, allo stesso tempo, metta al centro la salute
delle persone, grazie ad una continua attenzione ai principi
nutritivi alla base della Dieta Mediterranea, condivisa da
Italia e Grecia e modello di alimentazione e stile di vita sani
e sostenibili.
Principi che guidano anche la posizione dell'Italia,
ricordata durante l'intervento introduttivo dell'Ambasciatrice
Patrizia Falcinelli, nel dibattito in corso a livello europeo
sui diversi sistemi di etichettatura dei prodotti alimentari,
tra i quali destano preoccupazione quelli "a semaforo" (come il
"NutriScore") proposti da alcuni Paesi. Basati su
rappresentazioni semplicistiche della realtà, essi rischiano di
confondere i consumatori e di svantaggiare e rappresentare come
nocivi prodotti genuini della tradizione italiana e greca, quali
l'olio d'oliva, la feta e il parmigiano, inducendo al contrario
al consumo di prodotti non necessariamente migliori per la
salute. Un sistema rispetto a cui l'Italia offre l'alternativa
del Nutrinform: un sistema equilibrato, non discriminatorio e
basato su dati oggettivi, in grado di garantire informazioni
corrette e trasparenti a beneficio dei consumatori, di tener
conto della combinazione equilibrata di alimenti e uno stile di
vita sano, senza penalizzare produzioni o prodotti specifici.
Uno stile ben rappresentato dal percorso enogastronomico
firmato dallo chef Marco Serra per "Gusto Italiano", che le
autorità, gli imprenditori e i giornalisti greci ospitati in
Ambasciata hanno avuto la possibilità di conoscere tramite
l'assaggio di prodotti della tradizione culinaria italiana meno
noti in Grecia e la partecipazione a un cooking show dedicato
alla preparazione in diretta di "gnocchi", "arancini" e "pasta
fresca".
Non sono mancate le degustazioni della pinsa e della
carbonara: due piatti di Roma offerti agli ospiti per presentare
ed esaltare la candidatura della Città Eterna a ospitare
l'Esposizione Universale del 2030: una candidatura che già dal
titolo - "Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione
e innovazione" - sottolinea la volontà dell'Italia di costruire
un EXPO sociale, inclusivo e realmente universale, per offrire
una visione innovativa e concepire lo sviluppo sostenibile dei
territori, attraverso un percorso fatto di partnership,
collaborazioni e condivisione di culture, tradizioni, idee,
competenze, strumenti e risorse.
Come ha ricordato l'Ambasciatrice Falcinelli "l'assegnazione
dell'Esposizione Universale a Roma sarebbe una grande
opportunità anche per la Grecia", visto che - qualora prevalesse
la candidatura italiana - potrebbe intercettare una parte
significativa dei circa 24 milioni dei turisti che si stima
visiteranno Roma nei mesi dell'EXPO, dal 1° maggio al 30 ottobre
2030.
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