Esce un altro volume della collana dedicato alle sedi delle ambasciate italiane nel mondo.
Questa volta il libro riguarda l'edificio che ospita la rappresentanza diplomatica al Cairo.
Il libro - curato come tutti i volumi
della collana dall'ambasciatore Gaetano Cortese - conferma la
linea editoriale che vuole raccontare come le ambasciate
italiane in giro per il mondo siano il simbolo plastico della
cultura, dell'arte e della storia del nostro Paese. Ma si
tratta, soprattutto, di palazzi 'vivi' che contribuiscono in
maniera decisiva all'opera della politica estera italiana, anche
attraverso quel soft power che caratterizza l'approccio
diplomatico italiano.
Il libro - pubblicato nelle versioni in italiano, inglese ed
arabo - è stato presentato a Venezia presso la Galleria
internazionale d'arte Modera a Ca' Pesaro. Dopo i saluti della
presidente del Consiglio comunale della città Ermelinda Damiano,
la presidente della Fondazione dei Musei civici di Venezia
Mariacristina Gribaudi ha, tra l'altro, ricordato i legami
storici di Venezia con il Mediterraneo, descritto i dipinti di
gusto orientalista esposti nelle sale di Ca' Pesaro e spiegato
il lavoro e i progetti della Fondazione veneziana.
Cortese ha ricordato i legami di questo nuovo libro con
quello che riguarda il Palazzo Venezia di Istanbul
sottolineando, ancora una volta, i legami trasversali esistenti
nel Mediterraneo e le connessioni tra Oriente e Occidente create
proprio da Venezia.
Giampaolo Cantini, che è stato ambasciatore al Cairo, ha
ricordato lo storico e antico ruolo della comunità italiana in
Egitto e le radici di grandi personaggi come Ungaretti e
Marinetti, entrambi nati ad Alessandria d'Egitto.
L'ambasciatore Umberto Vattani, che ha chiuso i lavori del
convegno, ha ricordato, con una serie di storie e aneddoti, il
lavoro degli italiani per contribuire a migliorare l'efficienza
amministrativa del Paese. Per esempio Lorenzo Masi che
introdusse il catasto o Carlo Meratti grazie al quale fu creato
il primo ufficio postale. Si è parlato del Teatro dell'Opera del
Cairo che ricorda molto da vicino il Teatro della Scala di
Milano. Per l'inaugurazione del canale di Suez, al Teatro
dell'opera del Cairo si assistette all'Aida di Giuseppe Verdi.
Della descrizione e della spiegazione dei dettagli
architettonici e storici della sede dell'ambasciata italiana al
Cairo si è occupata l'architetto Ketty Migliaccio.
In rampa di lancio ci sono due nuovi volumi della collana,
edita sempre da Giovanni Battista Colombo. Si tratta dei libri
che si occuperanno delle ambasciate italiane a l'Aja e a
Dublino.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA