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Accoltella i bimbi del nido al parco, 2 morti in Baviera

Accoltella i bimbi del nido al parco, 2 morti in Baviera

Fermato un afghano con precedenti. Ira di Scholz: 'Perché era qui?'

ROMA, 22 gennaio 2025, 22:01

Rosanna Pugliese

ANSACheck
Attacco col coltello in Baviera, almeno due morti © ANSA/AFP

Attacco col coltello in Baviera, almeno due morti © ANSA/AFP

     Erano andati al parco con la maestra per una passeggiata, come fanno ogni giorno tanti bambini in Germania. Ma lungo la strada, nella località bavarese di Aschaffenburg, si sono imbattuti in un agghiacciante destino: un ventottenne afghano, armato con un coltello da cucina, aveva inseguito proprio quel gruppetto che veniva dall'asilo nido. E ha attaccato senza remore, uccidendo un bimbo di due anni, di origine marocchina, e un uomo di 41 che, vedendo la scena, era intervenuto a difesa dei piccoli. A terra sono rimasti gravemente feriti una piccola siriana di due anni, colpita alla gola, un uomo di 61 anni accoltellato al torace e una insegnante, caduta nel tentativo di sfuggire all'aggressore. Tutti soccorsi in ospedale in condizioni gravi, ma per fortuna fuori pericolo.


L'autore di questo ennesimo attentato in Germania si è dato alla fuga, ma è stato fermato dodici minuti dopo a pochi metri dal parco. "Un incredibile atto di terrore: tra i morti c'è anche un bambino. Le nostre condoglianze vanno alle vittime e alle loro famiglie", ha commentato il cancelliere Olaf Scholz, con parole particolarmente dure, venate stavolta da esplicito risentimento. "Sono stufo di assistere a simili atti di violenza che si verificano qui ogni settimana da parte di persone che in realtà sono venute da noi per trovare protezione. Un falso senso di tolleranza è del tutto fuori luogo. Le autorità devono impegnarsi a fondo per scoprire perché l'aggressore si trovasse ancora in Germania. Le conseguenze devono essere immediate dopo le indagini, parlare non basta".


A un mese dalle elezioni federali, la cronaca non fa che esacerbare gli animi aiutando l'estrema destra, in forte ascesa in tutto il Paese. A colpire sarebbe stato infatti un giovane arrivato nella Repubblica federale nel 2020, che aveva fatto richiesta di asilo nel 2023 e che aveva precedenti penali per atti di violenza, avvenuti almeno in tre casi. Affetto da disturbi psichici, era stato anche ricoverato tutte e tre le volte in psichiatria e poi rilasciato. Perché si trovava ancora qui, ha chiesto il cancelliere anticipando la domanda che è ormai consuetudine per i leader di Afd? Quel che si sa è che il giovane aveva manifestato l'intenzione di lasciare il Paese spontaneamente, ma evidentemente non lo aveva fatto.


L'attentato di Aschaffenburg riapre dunque, e lo fa clamorosamente, la ferita dei tanti attacchi che si sono susseguiti negli ultimi mesi in Germania: l'ultimo era accaduto appena un mese fa, il 20 dicembre, quando un medico-psichiatra saudita di mezza età, perfettamente integrato e simpatizzante dell'ultradestra di AfD, ha investito la folla al mercatino di Natale di Magdeburgo, uccidendo 5 persone e ferendone quasi trecento. E non bisogna andare troppo indietro nel calendario per ricordare gli altri: il 23 agosto a Solingen, dove ci sono stati tre morti e 8 feriti nel cuore della festa dei 650 anni della città. E il 31 maggio a Mannheim, dove un afghano prese di mira un raduno di estrema destra uccidendo un agente. Attentati avvenuti sempre a poche settimane da importanti appuntamenti elettorali, prima delle importanti amministrative nell'est alla fine dell'estate, e prima delle europee in primavera.


Del resto proprio la questione dell'immigrazione è il tema centrale anche del voto anticipato del 23 febbraio. In vista delle urne cresce il consenso della leader di Alternative fuer Duutschland (fra il 19 e il 21%) Alice Weidel che, forte anche del sostegno di Elon Musk, ha sdoganato perfino il concetto di "remigrazione", annunciando il rimpatrio forzato per migliaia di irregolari. Anche gli altri partiti hanno da tempo irrigidito la linea, come si sente dalle parole del Kanzler, che oggi ha detto di essere stufo, inseguendo chiaramente i populisti sul loro terreno. 

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