Nella notte di oggi, un gruppo di
attivisti filopalestinesi ha rotto i vetri delle finestre e
imbrattato la facciata del palazzo del ministero degli Esteri, a
Lisbona. Gli agenti della Guardia Nazionale Repubblicana che
erano all'interno dell'edificio hanno sentito rumori di vetri in
frantumi intorno alle 3:00 (ora locale) e sul portone d'ingresso
hanno trovato la scritta: "Israele uccide, il Portogallo
appoggia". La foto è stata poi diffusa sui social media.
In un comunicato inviato all'agenzia di stampa Lusa i
responsabili di questa azione - che si dichiarano solidali con
altri gruppi filopalestinesi o dell'attivismo ambientale più
radicale, come Collettivo per la Liberazione della Palestina,
Climáximo e lo Sciopero Studentesco per il Clima - affermano che
dal 7 ottobre 2023 (data dell'attacco a sorpresa di Hamas in
territorio israeliano) il ministro João Cravinho "si è
affrettato a mostrare la sua solidarietà con il regime sionista,
un progetto colonialista che da oltre 75 anni ha come obiettivo
la pulizia etnica del popolo palestinese".
Tra i Paesi europei il Portogallo è stato uno dei più
allineati alle critiche del portoghese António Guterres,
Segretario Generale dell'Onu, nei confronti dell'attuale
strategia di Benjamin Netanyahu a Gaza. Proprio all'inizio di
febbraio, il ministro João Cravinho ha annunciato che il Paese
verserà un contributo supplementare di un milione di euro
all'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi
(Unrwa) per compensare la sospensione dei finanziamenti da parte
di altri Stati in seguito alle accuse nei confronti di alcuni
funzionari Unrwa di aver collaborato negli attacchi terroristici
del 7 ottobre scorso.
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