"George il Solitario", la testuggine gigante di una specie considerata estinta delle Galapagos, potrebbe tornare a "vivere" grazie al Dna di alcuni "cugini" scoperti da scienziati americani nelle isole di Darwin.
Una spedizione scientifica ha infatti individuato e mappato il patrimonio genetico di alcuni "parenti di sangue" dello "scapolone" dell'isola La Pinta la cui scomparsa tre anni fa divenne un potente simbolo dell'erosione progressiva delle biodiversita' nell'arcipelago che ha ispirato le teorie dell'evoluzione. Gli scienziati sperano ora di incrociare le testuggini il cui Dna e' piu' simile a quello di George. Con un pizzico di fortuna, ci potrebbero volere cinque-dieci anni per reintrodurne i discendenti nell'isola.
Originariamente alle Galapagos c'erano almeno otto specie e oltre 250 mila esemplari di testuggini giganti, almeno tre di queste, La Pinta, Santa Fe e Floreana, sono estinte. George, scoperto da uno scienziato ungherese mentre vagava da solo a La Pinta nel 1972, era stato accolto in un centro faunistico e accudito con amore fino alla morte, ultracentenario. A provocare la scomparsa delle specie - solo tremila esemplari sopravvivevano negli anni Settanta - erano stati inizialmente marinai e pirati che sulle navi banchettavano con la carne delle testuggini, ma il turismo alle Galapoagos ha dato il colpo di grazia. Le tartarughe giganti delle Galapagos possono vivere fino a 200 anni. Un capriccio del destino ha aiutato gli scienziati nell'ultimo colpo di scena scientifico che potrebbe aiutarne la sopravvivenza come specie: oltre un secolo fa, riporta oggi il New York Times, marinai scaricarono testuggini diventate superflue nel mare antistante l'isola Isabela. Allungando il collo fuori dall'acqua, molti esemplari riuscirono ad arrivare a riva dove si ricrearono un habitat incrociandosi con specie native.
Nel 2008 scienziati americani guidati da James Gibbs della State University of New York a Syracuse hanno cominciato a raccogliere sangue da 1.600 testuggini lungo le pendici del vulcano Wolf. Con loro sorpresa 89 esemplari avevano geni della specie Floreana, considerata completamente estinta, mentre 17 avevano un Dna vicino a quello delle testuggini La Pinta.
Un mese fa gli scienziati sono tornati nelle isole. Il piano e' di separare le testuggini "selezionate" e poi incrociare gli animali il cui Dna e' più vicino alle specie originarie per arrivare a ottenere testuggini con il 95 per cento del patrimonio genetico perduto: saranno gli "eredi" di George il Solitario, il cui corpo imbalsamato e' al centro di una disputa tra governo dell'Ecuador, che lo vorrebbe esporre a Quito, e le isole, che invece ne rivendicano la proprieta'.
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