All'Europa "serve un piano
industriale, non per rispondere ai dazi di Trump, ma ai dazi che
si è auto-imposta con decenni di regole assurde e
auto-lesionistiche". Lo ha affermato Maurizio Bigazzi,
presidente di Confindustria Toscana, intervenendo al Forum
Piccola Industria organizzato da Confindustria a Firenze.
Bigazzi ha fatto riferimento alle norme Ue "a partire da
quelle bancarie per arrivare ai meccanismi di riduzione delle
emissioni de gas serra nelle nostre produzioni, che ci
costringono a rispettare standard rigidissimi che i nostri
concorrenti non rispettano affatto. I cinesi ringraziano!". Il
presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa ha osservato
che "l'istituzione del Ministero del Made in Italy ci aveva
fatto ben sperare. Ora deve farsi sentire. Abbiamo settori in
profonda sofferenza, a partire dalla moda, e la desertificazione
industriale è una prospettiva più vicina di quanto si pensi".
Secondo Bigazzi "il governo si deve muovere. Fa bene il
nostro presidente Orsini a ricordarlo spesso e ad alzare la
voce. Noi siamo con lui. Siamo con lui quando pretende
istituzioni amiche, non burocrazie asfissianti che costano
decine di miliardi l'anno all'Italia che produce. Siamo con lui
quando chiede un'energia a prezzi adeguati. Siamo con lui quando
spiega che salari e produttività non sono in antitesi; e che il
conflitto non è all'interno delle fabbriche. Siamo con lui
quando domanda un ripensamento profondo di strumenti come
Industria 5.0 che si sono dimostrati inefficaci per gli
investimenti delle imprese. Cosa deve succedere per farci
ascoltare?".
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