"L'ultima fotografia dell'OCSE sulla
salute mentale giovanile in Europa è allarmante: tra il 2018 e
il 2022 l'ansia e la depressione tra i minori di 20 anni sono
aumentate del 20%, mentre il suicidio è la seconda causa di
morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Numeri
che dovrebbero far tremare i polsi, e invece il Governo Meloni
continua a ignorare questa strage silenziosa senza una strategia
seria, strutturata e nazionale per la salute mentale. L'Italia
soffre di una grave carenza di servizi territoriali e di
personale sanitario, e i pochi interventi previsti, se esistono,
sono lasciati alla buona volontà di scuole e Regioni. Eppure,
esistono buone pratiche in Europa che funzionano: programmi
scolastici che riducono l'isolamento sociale, accesso gratuito
alla terapia psicologica, supporto tra pari, iniziative di
prevenzione del suicidio. Per salvare i nostri ragazzi serve un
investimento pubblico serio, personale, programmazione. Invece
questo Governo, tra tagli alla sanità e proclami securitari,
continua a lasciare indietro le nuove generazioni. Chi oggi ha
15 anni ha vissuto una pandemia, un'inflazione fuori controllo,
l'incertezza per il futuro ed il silenzio delle istituzioni. Non
possiamo aspettare l'ennesima tragedia prima di intervenire: la
salute mentale non è un lusso, è un diritto e soprattutto dei
giovani che sono il futuro". Lo afferma in una nota il senatore
del M5S Orfeo Mazzella.
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