La diminuzione su base mensile
dell'export registrato a gennaio, indica l'Istat, è dovuta alle
minori vendite di energia (-9,4%), beni di consumo durevoli
(-4,4%) e non durevoli (-4,0%); crescono, invece, le vendite di
beni intermedi (+1,8%) e beni strumentali (+1,3%). Dal lato
dell'import, l'incremento congiunturale è spiegato dai maggiori
acquisti di beni di consumo non durevoli (+12,7%), beni
intermedi (+7,6%) e beni di consumo durevoli (+7,0%) mentre si
riducono le importazioni di energia (-4,7%) e beni strumentali
(-1,9%).
Nel confronto annuo l'export cresce su base annua del 2,7%
(era +4,2% a dicembre 2024): a sostenere la crescita sono le
maggiori vendite di beni intermedi (+9,2%) e beni di consumo non
durevoli (+3,3%). L'import registra un forte incremento
tendenziale (+17,9%), generalizzato e più ampio per beni di
consumo durevoli (+42,9%) e non durevoli (+27,1%) e beni
intermedi (+27,0%).
Inoltre, a gennaio l'avanzo commerciale con i paesi extra
Ue27 è pari a +252 milioni di euro (+3.031 milioni nello stesso
mese del 2024). Il deficit energetico (-4.577 milioni) è di poco
superiore rispetto a un anno prima (-4.410 milioni). L'avanzo
nell'interscambio di prodotti non energetici si riduce da 7.441
milioni di gennaio 2024 a 4.829 milioni di gennaio 2025.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA