"Le prospettive per il 2025 non sono
serene" sottolinea il delegato del presidente di Confindustria
per l'energia, Aurelio Regina, rilanciando l'allarme delle
imprese per i costi dell'energia in audizione alla Camera.
Mentre salgono i prezzi in Europa "per l'Italia questo è un
doppio problema perché il prezzo dell'energia elettrica è
formato sul prezzo del gas e, nei mesi alla fine del 2024 e
nelle primissime settimane del 2025, stiamo riscontrando dei
livelli record: abbiamo raggiunto, contro una media che era di
108 euro/MWh nel 2024, siamo oltre i 150 euro, con un aumento di
oltre il 50% rispetto alla media dell'anno scorso".
Sono, avverte Regina, "prezzi che peseranno sulle famiglie e
sul sistema competitivo italiano in misura pesante. Stimiamo che
questo potrà avere un impatto di oltre 10 miliardi sulla spesa
delle famiglie e dell'industria italiana", è "un meccanismo dei
prezzi che sta penalizzando pesantemente l'Europa" e che può
"vanificare" le misure messe in campo dal Governo per sostenere
il potere di acquisto.
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